Lush espone cartelli anti omofobi all’ingresso dei negozi: “Per favore non entrare se hai sintomi di Covid, razzismo o omofobia”

La Lush ancora una volta contro le discriminazioni.

12 Ago 2020 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Lush è sempre stata in prima linea contro l’omofobia, ha appoggiato associazioni come Agedo ed ha spesso messo in commercio prodotti i cui proventi sono andati a campagne a sostegno della comunità LGBT.

Il noto marchio di cosmetici ha dimostrato ancora una volta di essere dalla parte giusta. Qualche giorno fa durante un raduno, un gruppo transfobico ha affisso sulla vetrina di un negozio Lush di Edimburgo un adesivo con un messaggio discriminatorio. Il giorno successivo il punto vendita ha posizionato un cartello all’entrata: “Per favore, non entrare nel nostro negozio con segni di Covid-19, razzismo, omofobia, sessismo o transfobia”.

Il negozio ha spiegato su Facebook il motivo della loro scelta: “Chiunque sia passato dal nostro negozio questa mattina potrebbe aver visto che la nostra vetrina era stata presa di mira da un gruppo transfobico. Per questo motivo abbiamo un nuovo cartellone sulla vetrina. Il nostro negozio è uno spazio per la compassione e il rispetto per tutti. Non perdoneremo né sosterremo atti di odio. Se mostri segni di Covid-19, segui le linee guida del governo per isolarti e fare il test. Se mostri segni di razzismo, omofobia, sessismo o transfobia, ti consigliamo di isolarti e istruirti”.

Altri punti vendita Lush in tutta Europa hanno emulato il negozio di Edimburgo e sono spuntati cartelli identici in varie lingue.

Ovviamente chi discrimina si è sentito discriminato e per questo alcuni imbec***i hanno fatto partire l’hastag #boycottLush su Twitter.

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