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Le 10 migliori serie del 2025 secondo Biccy
Fabiano Minacci 11/12/2025

Il 2025 sta per concludersi ed è arrivato il momento di tirare le somme di questi dodici mesi, stilando anche qualche classifica. Dopo quella dedicata ai 10 migliori programmi di intrattenimento e quella alle 10 canzoni più belle, ecco la lista delle 10 serie che ho visto e amato. Non si tratta di una classifica in ordine di preferenza – sarebbe davvero difficilissimo farla – ma semplicemente delle dieci serie che ho apprezzato di più, uscite da gennaio a oggi, elencate rigorosamente in ordine alfabetico per evitare fraintendimenti. Vi ricordo che si tratta di un giudizio del tutto opinabile e criticabile, ma soprattutto sincero: non c’è nessun #ADV dietro.
All’s Fair (Hulu)
È probabilmente la serie più discussa e criticata dell’anno, sui siti di recensioni i primi giorni aveva una percentuale che oscillava intorno allo 0, ma quando ho saputo che era di Ryan Murphy – che io adoro – non ho potuto non recuperarla. È un legal-drama patinato e velenoso al punto giusto, un #GirlPower a tratti trash con un cast incredibile: Sarah Paulson, Glenn Close, Niecy Nash-Betts, Naomi Watts e Kim Kardashian. Se avete amato Scream Queens amerete anche questo.
Boots (Netflix)
Meno grafica ed esplicita di come me la sarei aspettata quando ho letto la trama nei mesi scorsi, Boots è sì un titolo di Netflix cha affronta tematiche come l’omosessualità, la crescita e l’ambiente tossico e iper-machista nei centri di addestramento delle reclute dei Marines negli anni 90, ma lo fa in maniera abbastanza misurata, intensa e focalizzata sui drammi interiori dei protagonisti. Bravissimo Miles Heizer che abbiamo visto già in Tredici e che qui interpreta un adolescente gay che intende affrontare la sua vulnerabilità e trasformarla in forza.
Intervista col Vampiro (Netflix)
Finalmente a tre anni dal debutto USA è arrivata anche in Italia la serie basata sui celebri romanzi di Anne Rice. Da amante dei vampiri e delle atmosfere gotiche e decadenti avevo molte perplessità su questo prodotto e invece ho divorato le due stagioni in pochi giorni e non vedo l’ora che Lestat e Louis tornino nei prossimi mesi. Inoltre nella serie della AMC (disponibile in Italia su Netflix) è approfondito il legame tra i protagonisti, meno fumoso e ambiguo rispetto al film del 1994 con Tom Cruise e Brad Pitt e più esplicitamente sentimentale e carico di passione.
M – Il figlio del secolo (Sky)
L’ascesa di Mussolini raccontata Joe Wright, tra atmosfere oscure, disturbanti e anche claustrofobiche, mostra la persona dietro il personaggio, le ossessioni di Benito, le sue debolezze, il suo lato narcisista, manipolatore, spietato, ma anche la violenza dello squadrismo, l’orrore attorno al quale è nato quel lerciume che è il fascismo e che sarebbe dovuto rimanere lì dove apparentemente era morto il secolo scorso. Lavoro magistrale anche di Luca Marinelli, che ha interpretato Mussolini in maniera intensa e potente.
Overcompensating (Prime)
La serie creata e prodotta da Benito Skinner è un inno agli anni 00, praticamente American Pie che incontra Mean Girls, ma anche Love Simon, con un po’ di Glee e Will & Grace. Colonna sonora pazzesca, il primo episodio apre con Lucky di Britney Spears, ma ci sono anche altri brani iconici come I Love It di Icona Pop, Super Bass di Nicki Minaj e le canzoni di Charli XCX, che appare anche nella serie, interpretando sé stessa. Un teen movie che diventa una serie tv in salsa gay e che chiude la prima stagione lasciando tanto in sospeso, infatti Overcompensating è stata rinnovata.
Paradise (Disney)
Se cercate un thriller politico e distopico carico di tensione, plot twist, complotti e tradimenti, dove nulla è come sembra fino alla fine dell’ultimo episodio, allora adorerete Paradise come ho fatto io. In questa serie nulla è come sembra, nemmeno la comunità idilliaca popolata dall’élite americana. Attraverso l’espediente narrativo del flashback e le indagini che ruotano attorno a un mistero centrale, un passo alla volta scopriremo insieme ai protagonisti quasi tutta la verità su questa città misteriosa e su chi tira le fila.
Pluribus (Apple Tv)
Creatura del genio di Vince Gilligan, papà di Breaking Bad e Better Call Saul, Pluribus è l’ennesima serie gioiello di Apple Tv. Pluribus piace quasi a tutti perché mescola più generi e lo fa con maestria, c’è della distopia, c’è la fantascienza, un po’ di commedia nera e anche dramma, ma offre anche spunti per una riflessone impegnata sulla natura umana, sul libero arbitrio e sul prezzo della sicurezza e della pace universale. Una serie per niente banale e pregna anche di momento quasi ironici e surreali, la sto amando (la prima stagione non è ancora conclusa) così come quasi tutti quelli che l’hanno vista e infatti è già stata rinnovata per una seconda stagione.
Squid Game 3 (Netflix)
Se penso alle serie uscite nel 2025 che ho amato, non posso non citare il terzo capitolo di Squid Game, che in realtà rappresenta la seconda parte della seconda stagione. È il blocco conclusivo, quello che mette definitivamente fine alla storia nella sua versione coreana. Chi ha visto il finale sa bene, però, che il cameo di Cate Blanchett nei panni della reclutatrice spalanca le porte a una possibile versione americana. E chi è Netflix per non farla?
Silo 2 (Apple Tv)
Pane per i denti di chi come me ama i contesti post apocalittici e utopistici. ispirata all’omonima serie di romanzi di Hugh Howey, Silo racconta di comunità che vivono sottoterra, su più livelli, in contesti molto particolari, con delle gerarchie insolite. Tutto è condito da costanti dubbi su quello che è rimasto del mondo e da cospirazioni che si sviluppano lentamente, creando suspense e regalando però anche dei plot twist. Se avete apprezzato 3%, The 100, Fallout e Il Rifugio Atomico, amerete Silo.
The White Lotus 3 (Sky)
Dalle Hawaii, alla Sicilia, in questa terza stagione siamo atterrati in Thailandia in un resort wellness a Ko Samui, tra dinamiche familiari e amicali tossiche, tradimenti, traumi mai affrontati del tutto, segreti e anche rapporti ambigui tra fratelli che rischiano di sfociare in qualcosa di tabù e tensioni mai risolte davvero. Tra le storie più interessanti (oltre ai fratelli interpretati da Patrick Schwarzenegger e Sam Nivola) quella delle tre amiche Jaclyn, Kate e Laurie, che un drink dopo l’altro getteranno la maschera e tra le crepe di questa amicizia lasceranno trasparire gelosie, imperfezioni, frustrazioni e passioni. La terza stagione da molti è stata criticata per il ritmo “troppo lento”, ma credo che in realtà sia stato coerente con certi temi e con il mood del villaggio.
Avrei tanto voluto inserire Un Professore 3, ma per questa stagione passo, credo che il salto nel fantasy che hanno deciso di fare gli sceneggiatori non faccia per me.

KinnPorsche e Big Dragon (Rakuten Viki).
Entrambe uscite nel 2022, ma in questa lista perché negli scorsi mesi ho scoperto le serie BL (Boys’ Love), che sono diventata il mio nuovo guilty pleasure. Colpi di scena, faide familiari, passioni proibite, gelosie, inganni, chimiche esplosive, drammi, triangoli amorosi, trame abbastanza prevedibili (e quindi anche rassicuranti), no, non sono le turcate di Canale 5, ma questi adorabili telefilm asiatici a tinte gay. Tra i miei preferiti ci sono stati senza ombra di dubbio KinnPorsche e Big Dragon, dove l’aspetto romantico gay è legato a quello del potere, di famiglie malavitose e soprattutto è presente la dinamica enemies to lovers. Se volete qualcosa di leggero, con un pizzico di trash e mescolato con tanti arcobaleni, questa è roba per voi.








