Gossip

L’avvocato di Raoul Bova parla di ricatti e svela come sta l’attore

Anthony Festa 30/07/2025

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Nell’ultima puntata di Falsissimo, Fabrizio Corona ha mostrato i messaggi e gli audio che Raoul Bova ha scambiato con la modella Martina Ceretti e ha rivelato che il materiale gli è stato fornito dalla ragazza e da un suo amico, Federico Monzino. Quella che però all’inizio sembrava una storia di gossip su tradimenti e frequentazioni segrete, si è trasformata ben presto in qualcosa di molto più serio, tanto che l’avvocato di Raoul, David Leggi, ha fatto riferimento all’intervento della magistratura penale e a delle indagini per diversi possibili reati. Ad aggiungere dei dettagli è arrivato un articolo de La Repubblica, secondo il quale l’attore di Don Matteo avrebbe “ricevuto degli strani sms, senza richieste di denaro esplicite, ma con un senso comunque chiaro”, facendo allusioni a dei possibili ricatti (qui il testo dei messaggi).

Raoul Bova, parla il suo avvocato.

L’ipotesi che Raoul Bova sia stato vittima di ricatti, in questi giorni si è fatta sempre più concreta, tanto che la Procura di Roma ha anche aperto un’inchiesta, affidando le indagini alla Polizia Postale. Il numero dal quale sono partiti quegli sms inviati a Bova sarebbe già stato individuato, ma pare sia intestato a un prestanome. Federico, l’amico di Martina Ceretti ha messo le mani avanti e ha dichiarato di non aver inviato alcun messaggio a Raoul e di non essere indagato: “Chiunque potrebbe aver mandato quei messaggi. Non so se Fabrizio Corona o Martina hanno condiviso quel materiale con altri”.

Intanto l’avvocato ha rilasciato un’intervista a Gabriele Parpiglia per Affari Italiani e ha dichiarato che il suo assistito è un uomo solido e che non cede davanti ai ricatti (confermando così le indiscrezioni dei giorni scorsi): “Come sta Raoul Bova adesso? Lui è un padre ed un uomo solido. Non arretra di fronte alla violenza altrui né, come d’altronde è oramai noto, davanti ai ricatti“. Il legale ha poi dichiarato che i rischi sono altissimi per le persone che finiscono in “tritacarne” simili a quello che ha colpito Bova: “Avete idea di quanti ragazzi fanno scelte drastiche proprio perché non hanno la forza e le risposte a questo tipo di cose? Pretendiamo di giudicare la vita degli altri come se stessimo guardando un oggetto e non una persona, dimenticando che ha un proprio vissuto e che quello che si vede in superficie è insignificante. Ecco, direi alle mie figlie di farsi scivolare addosso i (pre)giudizi di chi non le conosce.”

Raoul nel frattempo ha trovato rifugio al mare con le sue figlie.

 

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“Io e Martina siamo più che amici. Non riesco a mettermi in contatto con lei… Non mi parla più”.

Non solo il legale di Roaul, poche ore fa ha parlato anche Monzino, che in un’intervista concessa al Corriere della Sera ha ribadito di non aver mai inviato nulla a Raoul Bova, ma ha anche detto che con Martina Ceretti c’era qualcosa in più di una semplice amicizia e che adesso, dopo ciò che è accaduto, non riesce più a contattarla: “Molti stanno ricostruendo la vicenda in modo sbagliato. Io ho inviato il materiale solo a Corona, mai direttamente o indirettamente a Raoul Bova. Come le chat siano arrivate a Bova non lo so. Posso solo dire che, dopo averle ricevute, Corona ha agito in totale autonomia. Da quel momento, io non ho avuto più alcun controllo su come quei contenuti siano stati gestiti o diffusi. Fabrizio non mi ha costretto né ingannato. Martina lo ha detto per proteggermi, dato che comunque abbiamo un legame speciale. Se io e Martina siamo solo amici? Non proprio. Qualcosina in più. Non stiamo insieme ufficialmente, ma non siamo nemmeno amici. C’è un legame più profondo. Martina stessa, prima di svanire, ha riconosciuto il nostro rapporto, tanto da cercare di tutelarmi“.

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