La Russia cancella definitivamente la comunità LGBT: nuove leggi e multe

29 Ott 2022 Anthony Festa • Tempo di lettura: 4 minuti

Russia gay

L’omofobia non conosce confini e si annida ovunque, anche in paesi e città considerate ‘gay friendly’, ma senza ombra di dubbio ci sono alcuni stati dove la comunità LGBTQ se la passa peggio che altrove e la Russia è uno di questi. Conosciamo tutti le famose ‘leggi contro la propagande LGBT’ e quanto queste limitino la libertà di milioni di persone, ma adesso la Duma sta dando l’ennesimo duro colpo alla libertà dei russi (e dei turisti).

In questi giorni il parlamento russo ha approvato in prima lettura un nuovo pacchetto di leggi che andrebbe a cancellare definitivamente un’intera comunità. Basterà pronunciare la parola gay, fare riferimento ad una relazione tra due uomini o parlare di transizione per essere multati o espulsi dal paese.

La Russia cancella l’esistenza di milioni di persone: le multe.

Uno di questi disegni di legge propone una multa fino a 81.000€ per chi promuove la comunità LGBT (e fino a 162.000€ per chi fa lo spesso con i rapporti tra adulti e minori) cifra che raddoppia arrivando a 160.000€ per gli insegnanti o le case editrici che parleranno di temi LGBT a scuola o nei libri. La multa per gli stranieri sarebbe di circa 6.000€, ma con la possibilità di un arresto di 15 giorni e la successiva espulsione dal paese. Multa salata (circa 75.000€) per chi distribuisce contenuti on line che incitano o parlano di transizione di genere.

Il presidente della Duma Vyacheslav Volodin durante un discorso ai deputati ha dichiarato perché queste nuove leggi sono necessarie: “Dovremmo fare di tutto per proteggere i nostri figli e coloro che vogliono vivere una vita normale. Tutte le altre cose sono peccato, sodomia, oscurità. Difendiamo la moralità contro i falsi valori e il degrado“. Intanto TikTok ha già ricevuto una multa di 3 milioni di rubli per non aver rimosso video con contenuti LGBT dalla piattaforma.

Un’attivista russo ha spiegato quello che stanno tentando di fare Putin e la Duma: “Vogliono impedirci di parlare di noi stessi e di dimostrare in qualche modo i nostri sentimenti per i nostri partner. Ma non solo, vogliono anche cancellare completamente qualsiasi menzione di noi stessi nella cultura: libri, film, media e simili. La completa cancellazione della nostra esistenza”.

E poi i nazisti sarebbero in Ucraina?

Malofeev: “I matrimoni gay? Con questo si rinuncia al futuro”.

Konstantin Valer’evičMalofeev, l’ideologo vicino a Putin ha rilasciato un’intervista a Il Giornale e le sue parole mettono i brividi: “L’esistenza dell’Ucraina è un falso storico e quindi quella nazione non può esistere. Può solo tornare a far parte della Russia come è stato fino al 1917. Furono i Bolscevichi a creare l’Ucraina. Dunque l’obbiettivo può essere soltanto la riunificazione dell’Ucraina alla Russia. […] La legge anti gay? Voi europei non avete vissuto l’era buia del comunismo e l’idea di una società atea e post-cristiana non vi preoccupa. Vi illudete che i matrimoni tra persone dello stesso sess0 siano qualcosa di brillante e positivo. Ma state rinnegando il vostro passato e rinunciando al vostro futuro. Noi russi invece riscopriamo le nostre radici cristiane“.

Certe parole (così come quelle di molti nostri politici di destra) non andrebbero nemmeno commentate per la loro assurdità. Però mi chiedo cosa del passato affascini così tanto questi reazionari e omofobi. Questi soggetti sono i primi a godere di ogni comfort, privilegio, agio della società moderna e poi riempiono le loro fogne con discorsi putridi sul ripristino dei vecchi valori. Prima di tutto mollassero i loro iPhone, ma soprattutto il web e i social (che hanno imbrattato con le loro p0rcate), visto che sono il frutto più evidente della modernità che tanto schifano.

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