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“La donna nasce madre!”, Rosanna Lambertucci vs Serena Bortone: lo scontro in diretta
Anthony Festa 15/11/2025

Nell’ultima puntata di Bar Centrale, Elisa Isoardi si è occupata anche delle tradwife, le casalinghe americane antifemministe che sono diventate influencer e che propongono un’immagine anacronistica e stereotipata della donna. Le tradwife credono fortemente nei ruoli di genere, nel matrimonio tradizionale e auspicano un ritorno alle “origini”, tutti valori (o presunti tali) e slogan che sbandierano con in mano uno smartphone e diffondono attraverso video pubblicati su social come TikTok. In realtà dietro all’immagine di regine del focolare e influencer che esaltano la vita rurale spesso c’è dell’altro, ci sono donne con ville lussuosissime (e magari anche tate e collaboratrici domestiche), parenti o partner milionari, sette religiose, seconde vite tutt’altro che bucoliche e pregne di ideali e costumi conservatori.
Il tema affrontato nel programma di Rai Uno ha infiammato gli animi delle due opinioniste, Rosanna Lambertucci e Serena Bortone, che da subito hanno dimostrato di essere su fronti opposti. Da una parte la Lambertucci ha preso le parti delle tradwife sostenendo che la donna nasce madre, che il ruolo delle donne è quello di portare serenità e dall’altra la Bortone che ha sottolineato come queste influencer cosplayer delle casalinghe dei film anni 50 spesso parlino di sottomissione all’uomo.
Fastidiosissimi gli stereotipi di genere e i discorsi controversi sui maschi che (nei paesi poveri come il Messico?) vivono nella miseria perché non hanno il dono della maternità e le donne che devono dare “serenità”, ma per fortuna c’era Serena Bortone che meriterebbe un premio per la pazienza avuta, visto che è anche stata fraintesa e interrotta numerose volte.
A me fa sorridere come certi cultori dei valori tradizionali (e non parlo della Lambertucci) si spertichino nel cercare di promuovere come unico possibile il modello di famiglia “tradizionale”, perché secondo loro i bambini hanno bisogno di un padre e di una madre e poi spesso siano gli stessi che quando non c’è da combattere il “gender”, nei loro discorsi limitino la cura dei figli alle sole donne. Secondo questa logica i bambini con due madri crescerebbero molto meglio degli altri, tanto al massimo i padri sono bancomat (infelici nei paesi poveri come il Messico?).
Lo scontro tra Serena Bortone e Rosanna Lambertucci: “La donna nasce madre!”.
-Diciamo, che ognuno sceglie la felicità che desidera. Se tu sei felice nell’essere sottomessa agli uomini, perché quello è il messaggio che lanciano.
— Ma che c’entra essere sottomessa, scusami?
— Ma no! Rosanna le tradwife dicono anche questo.
— No, ma non è questione di sottomissione. Se io ho il piacere di preparare una cena al mio compagno non è sottomissione. Questo è amore e piacere di fare una cosa.
— Rosanna mi fai finire di parlare?! Il movimento, però dice anche questo: che la loro massima gioia è obbedire all’uomo. Lo dicono loro, non lo dico io.
— Lascia stare quello che dicono loro. Però noi siamo in Italia e stiamo parlando agli italiani. Non diamo cattive concezioni. No, perché tu Serena hai la tua mentalità, ma sappi che non è quella di tutti.
— Però, Rosanna, Elisa mi ha chiesto di commentare questo movimento. Questo è un movimento americano che dice questo. Mi fai finire di parlare? Perché ce l’hai con me oggi?!
– Non sono d’accordo che le donne sono sottomesse.
– Ripeto, loro dicono che vogliono obbedire agli uomini. Se tu stai felice di obbedire… Io dico una cosa ancora più radicale di te: se tu stai felice di essere sottomessa a un uomo e lo fai per scelta, allora fallo!
— Secondo me il vero ruolo delle donne è quello di essere in grado di dare serenità. La donna nasce madre. La maternità è femminile, quindi praticamente è già predisposta a questo. E se vai nei paesi poveri ti rendi conto del grande privilegio che ha una donna, che è quello della maternità, che è la vera ricchezza femminile.
— La maternità è dei paesi poveri?
— No, se tu vai in Messico e vedi come vivono gli uomini in una miseria incredibile, invece le donne comunque sorridono perché c’è il bambino attaccato alle mani e l’uomo è disperato, ma proprio disperato.
— I valori tradizionali in realtà sono quelli che, nei secoli, hanno impedito alle donne di lavorare, di votare, di ereditare i beni di famiglia. Pensate a quante scienziate, scrittrici, filosofe, ingegneri, imprenditrici ci siamo persi perché nella storia avrebbero potuto lavorare e non l’hanno potuto fare, perché i cosiddetti valori tradizionali le richiudevano dentro una gabbia domestica sotto la metafora dell’angelo del focolare.
— Scusa, la Rita Levi Montalcini? Abbi pazienza, è morta a 100 anni. Ma quante ce ne sono? Perché dobbiamo dire che le donne non hanno possibilità.
— Mi vuoi dire che nel 1700 le donne erano pari all’uomo come capacità lavorativa?
— Non siamo più nel 1700, ti prego. Ti stiamo parlando di oggi. Se una donna ha il piacere di essere accudente, non c’è niente di male. Non si deve sentire complessata.
— Ma chi l’ha detto? Rosanna, stai facendo tutto da sola.
Praticamente uno scontro tra la McGranitt e la Umbridge.

Ahmbè, ça va sans dire pic.twitter.com/vrH9HvIwxN
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) November 15, 2025








