La delegazione spagnola attacca l’Eurovision: giornalista minacciato

10 Mag 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Delegazione spagnola su Israele

Caos all’Eurovision Song Contest, come se non bastasse il grave errore della Rai (che ha mostrato le percentuali di voto in diretta) e la possibile squalifica dei Paesi Bassi, poco fa la delegazione spagnola a Malmo è stata al centro di un nuovo dramma. Un giornalista ha dichiarato di essere stato intimidito dai colleghi israeliani.

“In undici anni che copro l’Eurovision non mi sono mai sentito così insicuro al festival. Diversi giornalisti israeliani hanno deciso di intimidirmi e rimproverarmi per aver gridato Free Palestine dopo le prove dell’Isra-inferno. Non ci spaventeranno. Non ci faranno tacere.

Voglio raccontarvi un episodio molto grave che ho dovuto affrontare. Dopo quello che è successo non possiamo stare in silenzio. Ho urlato due volte Free Palestine. Un giornalista israeliano ha cominciato a rimproverarmi e a farmi delle fotografie. Come se non fosse abbastanza è tornato con altri tre giornalisti israeliani. Tutti loro hanno iniziato a sgridarmi, mi dicevano che non dovevo stare lì e mi fotografavano per condividere le mie immagini sui loro social. Il mio era un atto di libertà di espressione, un mio diritto. Stavo esprimendo la mia opinione anche contro i comportamenti degli israeliani contro di noi qui all’Eurovision. Noi stavamo dicendo solo Free Palestine, non abbiamo minacciato nessuno. Penso sia nostro diritto parlare e non stare in silenzio.

Se domani Israele vincerà l’Eurovision sarà certificata la morte di questo Festival”.

La tv di stato RTVE sulla delegazione spagnola e l’Eurovision.

RTVE dopo le accuse del giornalista ha pubblicato un comunicato: “La delegazione spagnola di Eurovision ha espresso a EBU il suo impegno per la libertà di stampa e di opinione e ha chiesto che l’Eurovision ne garantisca il rispetto”.

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