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Katia Ricciarelli, dure parole contro l’assistente di Pippo Baudo: “Le ha intestato due appartamenti”
Fabiano Minacci 24/08/2025

Katia Ricciarelli è tornata a polemizzare sull’entourage di Pippo Baudo e questa volta lo ha fatto fra le pagine del settimanale Gente dove, fra le varie persone, se l’è presa anche con Dina Minna, storica assistente del conduttore.
“La sua scomparsa l’ho appresa dalla televisione: nessuna delle persone che stavano attorno a lui ha avuto l’accortezza di telefonarmi per avvisarmi, da loro ho ricevuto solo silenzio. Io l’ho chiamato molte volte e, tranne in un’occasione in questi ultimi sei anni, non ho potuto parlare con lui; non sapevo nemmeno del suo stato di salute e la sua morte è stata per me improvvisa e inaspettata. Per sentirlo dovevo passare attraverso la sua assistente Dina. Credo che Pippo non avesse attorno a lui le persone giuste. Pensi che una volta mi dissero che doveva essere operato: arrivai in ospedale e l’intervento era già avvenuto. Sono sempre stata messa all’oscuro di tutto e questo per me rimane un grande dolore. Se Baudo comprendesse tutto questo? Una volta mi disse di avere intestato due appartamenti di Roma alla sua assistente Dina. Io rimasi colpita e gli chiesi come mai. Mi rispose: ‘È buona e mi sta vicino’. Questo le fa capire tutto“.
Dina Minna non ha replicato alle parole di Katia Ricciarelli che già il giorno della scomparsa del conduttore, lo scorso 16 agosto, in un collegamento con il Tg1 aveva parlato di Pippo come di uno “attorniato da persone non giuste“. “Avrebbero dovuto rispettarlo di più, non aveva attorno le persone giuste, è stato attorniato da persone che volevano tenerlo all’oscuro di tante cose, adesso che è morto invece…“.
Katia Ricciarelli contro l’assistente di Pippo Baudo: “Telefonarmi, no?”
Anche sulle pagine de La Verità sono arrivate dure parole nei confronti di Dina Minna, dove Katia Ricciarelli ha raccontato del loro incontro. “Ho saputo che era morto perché mi sono arrivati sul cellulare un paio di messaggi che dicevano “ci dispiace molto per Pippo”. Era morto e non me l’avevano detto. L’ho trovata una cosa molto cattiva. Alla camera ardente ho visto la segretaria, Dina Minna: ‘Telefonarmi no?’, le ho detto. “Sei la segretaria…’. E lei niente. Mi ha detto che per lei Pippo era come suo padre. Anche l’avvocato Giorgio Assumma non mi ha detto niente. Però, non voglio far polemica. Speravo che la notizia me la dessero Dina o Tiziana, la figlia. Ma ripeto: niente polemiche, non sono loro le persone poco sincere di cui parlo“.