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Katia Ricciarelli a Verissimo contro la segretaria di Pippo Baudo: “È giusto che si sappia”
Fabiano Minacci 14/09/2025

L’avvocato di Dina Minna, segretaria di Pippo Baudo, era stato chiaro: se Katia Ricciarelli a Verissimo parlerà male della mia assistita riceverà una querela e questa lettera, probabilmente, arriverà, dato che la soprano nel salotto di Silvia Toffanin non ha certo tessuto le lodi di Dina. Anzi.
“Io non ho saputo della morte di Pippo Baudo da chi di dovere, l’ho saputo da certi messaggi di condoglianze ricevuti sul telefonino. Pensavo fosse uno scherzo, una fake news! Me l’avevano già fatto altre volte, in passato. Mi ha confermato la notizia la mia agente” – ha esordito – “Le telefonate erano filtrate da una segretaria che avrebbe dovuto – e mi dispiace dirlo, ma è giusto che si sappia – avvisarmi che stava male e poi dirmi che era morto. Era giusto che l’avessi saputo subito e non dalle condoglianze delle persone“.
Katia Ricciarelli ha poi ribadito che non sentiva Pippo Baudo da almeno cinque anni. “L’ultima volta che mi sono vista con Pippo è stato cinque anni fa a L’Arena di Verona durante la Traviata di Zeffirelli. Lui lì mi ha visto, mi ha abbracciata e mi ha baciata come fossimo due amici. Io all’epoca mi ero appena operata al ginocchio e lui mi ha detto ‘stai attenta, perché qua ci sono tante scale da fare’. Dopo quell’incontro l’ho sentito un po’ di volte via telefono, poi è completamente sparito. Neanche per gli auguri di compleanno. Se provavo a chiamarlo? Era inutile, perché non c’era un filo diretto“. La responsabilità, quindi, sarebbe da attribuire a Dina Minna che, a suo dire, avrebbe interrotto i rapporti tra i due. Una ricostruzione però del tutto opposta a quella della stessa Dina Minna, secondo cui era Pippo Baudo a non volerla più incontrare.
”Era Pippo a non volerla più vedere”, la segretaria di Baudo diffida Ricciarelli https://t.co/4LHB6cldaJ
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Katia Ricciarelli ha poi concluso: “Io e Pippo eravamo sì divorziati, ma sentivo che lui c’era. Ora che è morto, non ho più nessuno. Devo farmi forza. Sono stata male e non volevo neanche più lavorare, ma poi ho capito che il lavoro era per me un toccasana. (…) Quello che mi hanno fatto l’ho vissuta come una grande cattiveria quella che ho subito. Anche il figlio di Pippo, Alessandro, non era stato avvisato: è stato messo da una parte. Non si fanno queste cose, l’ho visto piangere. Io non dico bugie, non sono capace. Non so se Pippo era a conoscenza di questo isolamento, ma non credo che lui volesse mettere da parte tutti. (…) Non perdonerò mai, ma i conti tornano sempre“.