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Ivan Cattaneo spiazza: “Offeso da quello che ha detto Anna Oxa”

Anthony Festa 01/11/2025

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Dietro all’iconico look androgino che Anna Oxa ha sfoggiato nel 1978 quando sul palco del Festival di Sanremo ha presentato Un’Emozione da Poco c’è la mente geniale di Ivan Cattaneo, che lo scorso maggio in un’intervista rilasciata a Mario Luzzatto Feggitz al Corriere della Sera ha raccontato com’è andata: “Ennio Melis, gran capo della Rca, mi chiamò e mi disse: “Ti mando a Milano una ragazzina brava ma acerba. Magari a te viene un’idea”. Io ero appena tornato per la seconda volta da Londra dopo una full immersion nel punk. In Italia non sapevano nemmeno cosa fosse. L’ho vestita e fatta pettinare con un taglio maschile, e trucco mezzo punk mezzo Callas con guanti tagliati e valigetta da parastatale… insomma un transfert di me stesso abbagliato dal punk nascente, su di lei ancora grezza ma piena di talento… A Sanremo ’78 arrivò seconda, fu una rivelazione ma quello non era il mio mestiere. Io volevo fare il cantautore e il pittore, non lo stilista. In che rapporti siamo adesso? Beh, diciamo che l’ho rivista dopo 33 anni al ristorante vegano“.

Ivan Cattaneo deluso da Anna Oxa: “Mi ha offeso ciò che ha detto”.

Il ricordo di Ivan Cattaneo in merito al look creato per Sanremo 1978 non deve aver fatto piacere ad Anna Oxa, infatti il cantante di Una Zebra a Pois ospite di Caterina Balivo a La Volta Buona ha dichiarato che la sua collega gli ha lanciato una frecciatina e che questo l’ha molto offeso.

“Lei è una grande artista, una grande voce, lì a Sanremo ero più emozionato io di lei. L’ho accompagnata e ho creato il suo look. Ma sono stato molto dispiaciuto ultimamente perché io ho rilasciato un’intervista al Corriere della Sera a Mario Luzzatto Fegiz dove parlavo delle vicissitudini sulla creazione di questo look e lei ha detto che l’unico modo che ho per parlare di me è quello di tirare in ballo lei. E questo mi ha molto offeso, mi ha molto rammaricato proprio. Perché comunque è stato un gioco e una bella esperienza. Io arrivavo da Londra, l’ho vestita punk, lei non sapeva nemmeno cosa fosse il punk, così come non lo sapeva nessuno all’epoca. In Italia era una novità e lei aveva solo 16 anni. Anche adesso si arrabbierà che ne stiamo riparlando, infatti io preferirei non parlarne, siete voi che l’avete tirata in ballo. Però ripeto, è una grande artista, ha un grande talento. Forse la sua paura era che risultare costruita da me all’inizio, ma poi l’ha dimostrato che è una grande artista, che ha saputo camminare da sola”.

Non vorrei buttare benzina sul fuoco, ma non oso immaginare che cosa potrebbe accadere se Anna scoprisse che nel lontano 2006 Ivan Cattaneo ha detto che la sua immagine per Processo a Me Stessa a Sanremo ricordava quella di Samara, la bambina demone del film horror The Ring: “Mi pare che lei abbia sbagliato tutto, dal punto di vista della comunicazione visuale. – si legge su Rockol – Il suo era l’unico progetto completo in un Festival sempre più decadente e inutile, affossato da una conduzione stile anni ‘50, ma il messaggio non è arrivato alla gente. Ha proposto un personaggio inquietante: molti l’hanno paragonata a Morticia della Famiglia Addams, ma Morticia era autoironica. A me, invece, Anna sul palco ha ricordato nel look la bambina di ‘The ring’ quella che esce dal pozzo“.

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