Iovino coinvolto in una rissa con Fedez: “Successo poche ore prima l’aggressione”

11 Mag 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Cristiano Iovino

Il Corriere in un lungo editoriale di oggi ha ripercorso gli spostamenti di Cristiano Iovino lo scorso 21 aprile quando è stato accerchiato da un branco e riempito di botte. Una serata finita in tragedia e iniziata con una rissa in un noto locale, il The Club, in cui il personal trainer sarebbe stato coinvolto in una rissa con Fedez.

“Quel pestaggio viene messo in relazione con quanto successo poche ore prima in una delle discoteche più note di Brera, il The Club di Largo La Foppa” – si legge sul Corriere – “Il confronto con i filmati delle telecamere e il racconto della security confermano l’intuizione di chi indaga. Dentro c’è stata una rissa furibonda che ha coinvolto Iovino (insieme ad alcuni amici) e Fedez. Si dice che tutto sia partito da un apprezzamento poco gradito a una ragazza che era in compagnia del cantante. Il resto lo avrebbe fatto anche l’alcol”.ù

Iovino coinvolto in una rissa con Fedez: “Successo poche ore prima l’aggressione”

A partecipare a quella fantomatica rissa fra Iovino e Fedez anche alcuni ultras del Milan. “In compagnia del cantante ci sarebbero stati anche diversi ultras del Milan“. Nonostante questo, però, non ci sarebbero elementi che colleghino in maniera diretta gli ultras del Milan al pestaggio avvenuto poche ore dopo ai danni del solo Iovino.

“La pm Michela Bordieri ha aperto un fascicolo per rissa e lesioni, in attesa di una eventuale querela di lovino (ha 90 giorni di tempo). E ci sarebbe già un nome sul registro degli indagati. Al momento non emergono elementi che colleghino direttamente il pestaggio e gli ultras che accompagnavano Fedez”.

L’unica certezza è che dopo l’aggressione Cristiano non ha voluto sporgere denuncia.

“Quando arriva l’ambulanza lui rifiuta il trasporto in ospedale, accetta solo di farsi medicare sul posto. Pochi minuti e in via Traiano arrivano anche gli equipaggi del pronto intervento dei carabinieri. Iovino sembra terrorizzato, è reticente, dice di non conoscere nessuno e di non sapere perché il gruppo si sia accanito su di lui. Ai carabinieri dice di non voler sporgere denuncia”.

 

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