LGBT
Indonesia, 80 frustate per due ragazzi che si sono baciati in un bagno
Anthony Festa 12/09/2025

Nel novembre del 2024 nella provincia di Aceh in Indonesia due ragazzi gay di 24 e 18 anni sono stati arrestati con l’accusa di reati contro la moralità. Un gruppo di vigili del quartiere – dopo alcune segnalazioni – ha fatto irruzione in una stanza presa in affitto dai due studenti e li ha trovati abbracciati nello stesso letto. Il 18enne e il 24enne sono stati condannati a 85 e 80 frustate (la pena massima per gli omosessuali è di 100 frustate) e il giudice ha motivato così questo “sconto della pena”: “Durante il processo è stato dimostrato che gli imputati hanno commesso atti illeciti, tra cui baciarsi e anche oltre. Come musulmani, gli imputati dovrebbero rispettare la legge della Sharia che prevale ad Aceh. Abbiamo deciso di non andare oltre le 85 frustate perché si tratta di due ottimi studenti, che non si sono ribellati alle autorità al momento dell’arresto e soprattutto non hanno precedenti penali e quindi non siamo arrivati alla pena massima possibile. Il più grande avrà 5 frustate in più poiché è stato lui a incoraggiare l’altro ragazzo a entrare nella stanza“.
Ovviamente non si tratta di un caso isolato, nel 2020 nove uomini sono stati arrestati per aver partecipato a un “festino gay”, nel 2017 gli agenti hanno arrestato e rasato la testa a 12 donne transgender e anche poche settimane fa due giovani sono stati arrestati e frustati.
Indonesia: due ragazzi frustati per essere stati in bagno insieme.
Lo scorso 26 agosto ad Aceh due giovani di 20 e 21 anni sono stati arrestati e condannati a 76 frustate ciascuno. La loro colpa? Essere stati sorpresi a baciarsi e abbracciarsi in un bagno pubblico del Parco Taman Sari nella capitale di Banda Aceh. Alcuni passanti hanno notato i due studenti mentre si dirigevano verso i bagni pubblici e così hanno chiamato la Polizia che stava pattugliando la zona del parco.
Il giudice, Rokhmadi M. Hum, ha così giustificato al condanna a 76 frustate: “Questi ragazzi hanno chiaramente violato la legge islamica commettendo atti che portano a relazioni omosessuali, sono comportamenti non consentiti ad Aceh. Erano state stabilite 80 frustate, ma abbiamo scelto di scendere a 76 visto l’educazione dimostrata in aula e i meriti di studio“.
Dopo l’ennesima violenza perpetrata in Indonesia è intervenuta anche Amnesty International: “Si tratta di un atto di crudeltà di Stato, l’ennesima dimostrazione dello stigma istituzionalizzato e della violenza che subiscono le persone LGBTQ+ ad Aceh, dov’è in vigore un codice penale di derivazione islamica“.
Ancora una volta alla base delle violenze contro le persone LGBTQ c’è la religione. Non serve aggiungere altro.
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