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Goggi, Zanicchi, Pavone, Malgioglio: il ricordo delle Kessler
Fabiano Minacci 18/11/2025

La scomparsa delle gemelle Kessler ha rappresentato la chiusura di un capitolo storico. Alice ed Ellen hanno infatti calcato i palcoscenici di tv e teatri di mezza Europa per oltre mezzo secolo, lasciando un segno indelebile. Le sorelle avevano programmato la data della loro morte da circa sei mesi, ma nessuno ovviamente ne era a conoscenza. Chi le ha conosciute ieri ha voluto lasciare un ricordo ad AdnKronos: da Iva Zanicchi a Loretta Goggi passando per Rita Pavone fino a Cristiano Malgioglio.
Goggi, il ricordo delle Kessler
“Ho conosciuto le Kessler una quindicina di anni fa perché siamo state ospiti ad una manifestazione ed eravamo sedute in una sala dove aspettavamo che ci chiamassero. Mi ricordo che loro erano un po’ dispiaciute perché in Italia le chiamavano sempre per fare ‘La notte piccola’ e ‘Da-da-un-pa’ mentre in Germania loro facevano cabaret col K maiuscola. Mi dissero che qui erano ancora legate ad una immagine molto giovanile mentre in Germania erano diventate splendide ballerine di fila. Il loro lavoro infatti è stato quello di impegnarsi non solo a ballare ma anche a cantare e ad affrontare il teatro, quello serio. Quindi mentre nella loro terra e nella loro lingua erano cresciute qui sentivano di essere rimaste legate ancora all’immagine un po’ da showgirl che avevano negli anni ‘60. Ho sentito che potrebbe trattarsi di suicidio assistito. Io sono molto cattolica per cui una cosa così non mi verrebbe mai in mente però sono anche molto vigliacca perciò non so se il mio cervello potrebbe avere un rovesciamento. Non mi sento di giudicarle, perché quando qualcuno decide di ricorrere al suicidio assistito o è coraggioso o è troppo vigliacco da non voler affrontare cose peggiori perciò è un miscuglio delle due cose, il coraggio della vigliaccheria“.
Zanicchi, il ricordo delle Kessler
“Le avevo incontrate a Roma, e poi in Germania, dove eravamo ospiti. E’ vero che avevano un’età importante, ma la notizia della loro morte è dolorosa perché si chiude, forse definitivamente, un’epoca. Lo capisco, erano molto anziane, magari ammalate. Ogni caso va letto a sé e noi non conosciamo bene le cose, ma a me la notizia della loro scelta sconvolge. La vita è per me così sacra e così preziosa che bisogna avere, diciamolo pure, il coraggio di viverla fino all’ultimo istante perché è un dono prezioso. Ho tanta compassione per loro, capisco la tragedia e immagino queste due donne, anziane, che hanno voluto morire insieme, perché avevano vissuto sempre insieme. Ma dall’altro lato sono sincera, mi sconvolge. Questo fatto mi addolora, è lontano dalla mia mentalità“.
Malgioglio, il ricordo delle Kessler
“Le gemelle Kessler sono state delle grandi icone del varietà degli anni ’60. Erano due donne bellissime, bionde, alte, che hanno fatto perdere il sonno a tutti gli uomini di quella generazione. L’ho incontrate più di una volta, l’ultima è stata nella sala trucco de ‘La Repubblica delle donne’ di Piero Chiambretti. Erano allegre, simpatiche e molto alla mano. Ricordo che, siccome erano identiche, sbagliavo sempre il loro nome. Non mi sento di giudicarle, si volevano talmente bene ed erano talmente unite che hanno scelto di andarsene insieme. Bisogna avere una mente molto lucida per prendere una decisione del genere“.
Pavone, il ricordo delle Kessler
“Non mi stupisce, erano talmente legate tra loro… Ho pensato che forse una stesse male e l’altra non sopportasse l’idea di rimanere sola. Mi è venuto un colpo quando l’ho saputo, mi sono chiesta cosa fosse successo. Come gemelli si nasce insieme ma non è detto si debba morire insieme: l’hanno deciso. Erano professioniste impeccabili, non sbagliavano un passo. Erano splendide ballerine, erano donne in gamba e intelligenti. Erano grandi artiste, oggi è difficile trovare persone così preparate, professionali, puntuali. Sono dispiaciuta e rattristata, una parte della mia vita è legata alle Kessler. Ricordo quando ballammo il da-da-un-pa, arrivavo alla loro anca“.








