Giornalisti, retroscena su Sanremo: “Alcuni avevano già sentito i brani, le case discografiche..”

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Il voto dei giornalisti conta molto al Festival di Sanremo e per questo motivo alcune case discografiche avrebbero attuato dei piani per “lisciarsi” il ben volere di alcuni di loro. Questo perché farsi dare una buona recensione sui giornali è importante; ma ottenere un voto importante dalla sala stampa è ancora più importante (semi-cit).



E chi compone la sala stampa del Festival di Sanremo? Ovviamente gli stessi giornalisti che nei giorni scorsi hanno stilato le ormai celebri pagelle. A ottenere i giudizi più impietosi sono stati i Cugini di Campagna e a tal proposito Giuseppe Candela su Dagospia ha scritto:



“Quanto valgono le pagelle dei critici musicali a Sanremo? Poco, sia per le promozioni sia per le bocciature. O comunque è facile notare come i voti bassi siano arrivati per i nomi meno protetti, perfetto il caso Cugini di Campagna bocciati con molti due o addirittura senza voto. Non hanno radio forte alle spalle, non hanno società importante che organizza tour, non hanno ufficio stampa che paga trasferte”.

In merito ai Cugini di Campagna e alla loro canzone sanremese si legge: “Fanno tenerezza” hanno scritto quelli de Il Messaggero; “Operazione ingiudicabile” hanno fatto eco quelli del Sole 24 Ore; “Alieni al Festival” il giudizio del Fatto Quotidiano.



Giornalisti a Sanremo, Candela: “Non tutti ascoltavano i brani per la prima volta”

Giuseppe Candela continua così:

“Non tutti i giornalisti ascoltavano i brani per la prima volta, nei giorni precedenti qualcuno è stato “convocato” da case discografiche o da uffici stampa musicali per far ascoltare in anteprima qualche brano. La ragione? Arrivare a lunedì 16 con un ascolto alle spalle e con un giornalista felice del privilegio”.

Una rivelazione che se confermata non farebbe una buona pubblicità all’integralità del Festival, anche se qua l’organizzazione di Amadeus non c’entra niente.