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Gianluigi Nuzzi, perché non apprezza Selvaggia Lucarelli: botta e risposta
Anthony Festa 03/09/2025

Selvaggia Lucarelli e Gianluigi Nuzzi sono tra i personaggi più chiacchierati di questi giorni di fine estate, la prima per l’intervista fatta a Martina Strazzer e il secondo per la conduzione del nuovo programma Dentro la Notizia, che ha preso il posto di Pomeriggio 5. Non tutti sanno però che tra la penna de Il Fatto Quotidiano e il conduttore di Mediaset non corre buon sangue e che più o meno un anno fa c’è anche stato uno scontro a distanza (nemmeno troppa).
Il 10 agosto 2024 Selvaggia è stata ospite del Premio Letterario Caccurri, ma una volta salita sul palco si è accorta che uno dei due conduttori non era lì a presentarla e così ha palesato il suo disappunto a Vittoriana Abate: “Ma dov’è Nuzzi? Sono l’unica che non presenta? Lo trovo molto scortese. Gianluigi dove sei? Mi offendo scusami. Sono venuta qui da Milano, ho attraversato la Sila e lui si rifiuta di presentarmi. Ha intervistato condannati a 20 anni e non intervista me? Vabbè. Sento un certo imbarazzo“.
Vittoriana non ha saputo rispondere alle domande di Selvaggia sull’assenza di Nuzzi e poi ha parlato dell’inchiesta relativa al Pandoro gate tirano in ballo “l’antipatia della Lucarelli per Fedez”. Selvaggia spazientita ha giustamente fatto notare di non essere stata accolta in maniera adeguata ed ha così lasciato l’evento.
Subito dopo l’uscita della giurata di Ballando Con le Stelle, Nuzzi è tornato sul palco e ha spiegato il motivo della su assenza: “Ho un enorme rispetto per i miei figli e se non ero su questo palco è perché li rispetto. Chi manca di rispetto ai miei figli, io non ci parlo. Mi sembrava il minimo non stringere la mano a chi non stimo e non apprezzo“.
Selvaggia Lucarelli e la replica alle frasi di Gianluigi Nuzzi.
Gianluigi Nuzzi ha detto di non stimare Selvaggia Lucarelli perché avrebbe mancato di rispetto ai suoi figli, parole pronunciate solo quando la giornalista si era allontanata dal palco. Selvaggia infatti ha scoperto dell’intervento di Nuzzi solo grazie ai video che sono circolati sul web ore dopo il Premio Caccuri e per questo motivo ha spiegato nei dettagli come mai ha abbandonato l’evento e perché Gianluigi ha tirato in ballo i figli.
“Mi trovavo in Calabria, a Caccuri, provincia di Crotone. – si legge nella newsletter di Selvaggia Lucarelli – Era un invito arrivato tramite la casa editrice del Fatto mesi fa, ci tenevano molto ad avermi e a consegnarmi un premio per il mio ultimo libro. Essere lì il 9 agosto per me rappresentava un grosso sacrificio, perché questo mi obbligava a spostare la mia partenza per le vacanze a (quasi) ferragosto dopo un anno tosto, ma mi sembrava giusto accettare il premio e andare in Calabria, regione in cui sono andata pochissimo.
Scopro quando sono lì che i conduttori della serata sono Gianluigi Nuzzi e Vittoriana Abate. Lui mi detesta, è cosa nota, aveva anche pubblicato la mia foto con la musichetta di Benny Hill quando si era suicidata la povera ristoratrice e altra roba di questo livello, ma vabbè. E mi odia per una ragione che spiegherò dopo, vecchia di ben 6 anni.
Comunque, sono lì per essere intervistata da un’avvocata, i due conduttori devono solo annunciarmi e quindi penso: facciamo finta di nulla, è un passaggio formale, siamo professionisti, amen. Arrivo alle 21,00. Salgono sul palco Donato Carrisi, Stefano Massini, Corrado Formigli e altri ospiti tutti amorevolmente presentati come “amici”, “maestri” etc.
Arriva il mio turno alle 23,30, salgo e Nuzzi non c’è. Chiedo dove sia, Vittoriana Abate non risponde e io scherzo sul fatto che abbia intervistato i peggiori criminali del paese ma si rifiuti di annunciare me. Al che la giornalista di Porta a porta mi dice: parliamo di questa inchiesta, come mai questa antipatia per Chiara Ferragni?
Rimango stupefatta, e le spiego che già parte male perché le questioni personali (peraltro inesistenti) e una inchiesta sfociata in una multa dell’antitrust sono cose diverse… blabla. Lei a quel punto farfuglia qualcosa e passa alla seconda freccia spuntata, ovvero: “parliamo di Fedez, hai detto che deve andare a sgusciare le vongole”. Le chiedo cosa stia dicendo e cosa c’entri Fedez. Lei farfuglia “l’ho visto oggi NEL TUO BLOG!” (non ho un blog da un decennio).
A quel punto capisco l’andazzo, le chiedo se sia un’imboscata, saluto il pubblico e me ne vado.
Fatto sta che (lo scoprirò dopo grazie a un video che mi viene inviato) quando sono a una distanza di sicurezza, rientra Nuzzi a tamponare la situazione e dopo aver detto “viva la libertà di opinione!” (non si è capito quale), dice al pubblico: che “chi manca di rispetto ai miei figli io non ci parlo” e che “mi sembrava il minimo sindacale quello che ho fatto, non stringere la mano a chi non stimo e che non apprezzo”, con la sua consueta espressione da cacciatore di orsi.
Applauso del pubblico. Così sulla fiducia. Del resto, messa così sembra che io abbia minacciato i suoi figli, li abbia rapiti fuori scuola, boh. Il problema è che l’eroico Nuzzi lo dice quando sono andata via, senza consentirmi di replicare. Finché ero lì è sgattaiolato nei camerini, andata via è salito sul palco col petto gonfio.
Ora, io non sono neppure troppo stupita perché il livello dei colleghi è piuttosto basso e penso anche che Vittoriana Abate sia stata convinta a fare quello che ha fatto, perché non mi sembrava neppure avesse gli strumenti emotivi e culturali per tendermi quell’agguato ridicolo.
Detto ciò, visto che Nuzzi scomoda il tema figli, cosa che io non avrei mai fatto, mi tocca chiarire che nessuno ha toccato i suoi figli ma che, al limite, sono i suoi figli ad aver combinato qualche grosso guaio ben 6 anni fa. Un suo figlio, per la precisione. Ai tempi io scoprii la brutta notizia che coinvolgeva alcuni minori e un istituto molto noto e di prestigio. Ne scrissi sul Fatto mantenendo l’anonimato dei minori e dei genitori. La notizia ebbe rilevanza, ma nessuno mai citó né Nuzzi né tantomeno i minori.
Che infatti dovrebbero non venire citati in alcun modo da un palco, soprattutto da un padre, lasciando intendere che io abbia fatto chissà che cosa se non esattamente quello che fa Nuzzi nella vita (spero meglio): dare notizie. Mi spiace che la notizia coinvolgesse un suo figlio, ma non è che siccome sei figlio di Nuzzi godi di una corsia preferenziale e un collega cestina la notizia, pur dandola nel rispetto dell’anonimato e con la maggiore delicatezza possibile.
Per giunta, queste lezioncine morali da chi tutti i giorni rimesta nella cronaca nera senza pietà per parenti di vittime, spesso minori, mi sembrano un po’ ridondanti. La verità è molto più semplice: più volte sul Fatto e sui social ho spiegato come Nuzzi abbia fatto cattiva informazione per esempio a Quarto grado presentando la famosa EMMETEAM come un team di incredibili ingeneri americani quando era chiaramente un team di truffatori. I figli, temo, non c’entrano niente“.