Giancarlo Magalli parla di Sanremo e critica alcuni suoi colleghi: “Perché insistono?”

29 Feb 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Giancarlo Magalli Sanremo

Mancano 12 mesi al ritorno del Festival di Sanremo e l’unica certezza che abbiamo al momento è che Amadeus non tornerà a condurlo. Chi sarà il suo sostituto (o la sua sostituta) ancora nessuno lo sa, ma quel che è certo è che Giancarlo Magalli non lo farà. (Perché, qualcuno ha mai pensato il contrario?).

Intervistato da Repubblica, Magalli a domanda diretta: “Si candida per Sanremo?” ha risposto: “Se mi candido? Ma è matta?“. Questo perché secondo lui ereditare un carrozzone del genere da Amadeus è una “trappola mortale”.

“Sarà una trappola mortale, dopo cinque anni di trionfi con Amadeus. Un punto di share in meno e scriveranno che è stato un flop. Alcuni che si propongono lo hanno già fatto ed è andato male, perché insistono? Il Festival è come la prima notte di nozze: se vai bene, hai fatto il tuo dovere. Se vai male, te lo rinfaccerà tutta la vita”.

Giancarlo Magalli: con chi ce l’ha?

Giancarlo Magalli non ha fatto i nomi dei suoi colleghi che avrebbero già condotto in passato il Festival “ed è andato male” e si sarebbero riproposti, ma alcuni vecchi nomi che in queste settimane sono tornati a essere papabili candidati sono Paolo Bonolis, Carlo Conti e Antonella Clerici. Il primo lo ha presentato due volte: nel 2005 e nel 2009; il secondo ne ha condotti tre consecutivi dal 2015 al 2017, mentre la terza è stato il volto dell’edizione 2010.

La Clerici tuttavia non si è mai candidata. In merito al Festival di Sanremo (a cui aveva aperto le porte con una possibile conduzione durante una diretta con Fiorello) qualche giorno fa ha precisato:

“La verità è che ho risposto a una boutade di Fiorello fatta alle sette del mattino [a Viva Rai2, ndr]. L’unica battuta che mi sia venuta è stata: ‘Con te lo farei’. Ma, assolutamente, non ci penso. Dopo il Sanremo di Amadeus anch’io direi di ‘no”, ma qualcuno lo dovrà pur fare. È chiaro che, avendolo già fatto, so che cosa significa. Ma non ci penso, ho i miei programmi che vanno molto bene. Chiunque lo faccia deve essere uno, deve essere il comandante, lo dico per esperienza. Altrimenti diventa un caos. Penso che Sanremo lo debba fare un conduttore esperto”.

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