Danno del “gay” a Gabriele Corsi, la sua reazione

12 Ott 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Gabriele Corsi Gay

In questi giorni Milano è tappezzata di cartelloni pubblicitari di Radio Deejay con le facce di tutti i loro speaker. Fra i protagonisti anche Gabriele Corsi, da un paio di anni anche commentatore Rai di Eurovision Song Contest.

Lo slogan è semplice “da quarant’anni siamo tutti deejay” e sulla faccia di Gabriele Corsi c’è scritto: “io sono” sulla fronte e “deejay” sugli zigomi. Qualche simpaticone ha però ben pensato di imbrattare il cartellone scrivendo “gay” sul suo naso facendo così leggere “io sono gay”.

La foto del poster imbrattato è stata mandata anche al diretto interessato che su Instagram ha scritto “dovrebbe essere un’offesa?” specificando poi su Twitter: “Per chiarezza: “io sono omofobo”, “io sono razzista”. Questo mi avrebbe offeso. Lo so, non ci potete arrivare. Dai, sarà per la prossima volta…“.

Una risposta perfetta a un tentativo di presa in giro perfetta. Perché “gay” non è assolutamente un insulto, ma scritto così sulla faccia di Gabriele Corsi è una palese presa in giro.

Gabriele Corsi al Pride la scorsa estate

Lo scorso anno il conduttore ha partecipato attivamente a un Pride, perdendo per questo oltre 500 follower su Instagram. Anche in quel caso la sua reazione è stata da applausi: “Per la mia convinta adesione al Pride di sabato scorso ho perso 500 follower. La mia domanda adesso è: ma che mi seguivate a fare? ‘Con le mani, con le mani, con le mani, ciao, ciao… ‘ il resto lo sapete“.

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