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Fiorello tira una frecciatina al vecchiume in tv, Gerry Scotti invece lo esalta
Fabiano Minacci 14/09/2025

Fiorello è pronto a tornare su Rai Radio2 con La Pennicanza, il nuovo programma che condurrà insieme a Fabrizio Biggio.
Una scelta maturata dopo aver visto troppo ‘vecchiume’ in tv. Il riferimento è al programma Ok il Prezzo è Giusto che la Rai starebbe per acquistare, ma impossibile non citare anche La Ruota Della Fortuna che su Canale 5 sta spopolando. “Quando ho letto la notizia che la Rai sta per comprare Ok, il Prezzo è Giusto, lì ho deciso di tornare. Allora, se comprano Ok, il Prezzo è Giusto possiamo tornare pure noi” – ha detto in diretta su Instagram – “I periodi sono molto brutti, anzi, sono orrendi per la tv. Quindi ci vogliamo noi. Dobbiamo aprire questa finestra di cazzeggio“.
A tal proposito Gerry Scotti ha risposto indirettamente tramite un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa dove ha invece elogiato quel “vecchiume” criticato da Fiorello. “Da qualche tempo, noto con piacere una nuova corrente culturale che sta emergendo tra le nuove generazioni: una sorta di riscoperta del passato, una curiosità sincera verso ciò che è stato e anche di una televisione che è stata ed è. Vedo con piacere le code dei ragazzi attratti da oggetti, suoni, immagini e simboli che hanno accompagnato anche la mia giovinezza. Pensavo fosse una specie di ‘malattia generazionale’, qualcosa che apparteneva solo a noi, quelli cresciuti tra gli anni ’70 e ’90 e invece no. C’è un nome, ormai riconosciuto, per questa condizione, si chiama: nostalgia“.
Fiorello e la frecciatina alla tv che rispolvera titoli vecchi, Gerry Scotti: “Malinconia? No, si chiama rimpianto”
Quando il giornalista ha ricordato a Gerry Scotti che quella nostalgia citata potrebbe essere malinconia, il conduttore ha precisato: “Di più, diventa rimpianto e chiusura ma quando è vissuta con i valori giusti può diventare un patrimonio. Qualcosa da custodire, elaborare e soprattutto tramandare. Che siano i Millennial o, ancora di più, la Generazione Z e Alfa a lasciarsi coinvolgere da questo ritorno al passato, è un segnale importante, bello direi. È qualcosa di collettivo. Si manifesta quando si guarda una vecchia partita e si esclama: “Com’era bello il calcio di allora” o si riguardano le battaglie tra Valentino Rossi e Loris Capirossi, oppure si ricordano le sfide leggendarie tra Schumacher e Senna. Anni fa se dicevi in pubblico che ti piacevano di più quelle sfide là ti dicevano: «Stai zitto, te le ricordi come cose bellissime solo perché eri giovane». Stupidate, erano belle e oggi ce ne sono poche allo stesso livello“.
Che sia Fiorello a dare del vecchiume alla tv odierna fa però un po’ sorridere, dai.