Famoso cantante di Amici e i problemi con il coming out: “Discografici arrabbiati”

Che i rapporti tra artisti e case discografiche possano essere complicati è cosa nota e lo sa bene un famoso cantante uscito da Amici di Maria e che ha anche vinto il Festival di Sanremo. In un’intervista concessa a All Music Italia, Marco Carta ha raccontato di come i suoi ex discografici gli abbiano nascosto molte cose, diverse opportunità e occasioni importanti, come quella di aprire i concerti sudamericani di Laura Pausini. Marco ha anche ricordato delle tensioni precedenti al suo coming out.

“I discografici tante volte si sentono più star delle star e dicono troppi no, anche all’insaputa dell’artista. Io avevo un discografico che mi ha nascosto molte cose, come tante occasioni importanti. All’epoca mi produceva Paolo, il marito di Laura Pausini. Laura voleva assolutamente che io andassi con lei in tour in Sud America, ma io l’ho saputo dopo. Lei voleva che io aprissi tutti i suoi concerti americani ed era una possibilità gigantesca per me in quel periodo. La stessa Laura quando mi ha raccontato tutto mi ha detto che sarebbe stata una grande opportunità e che avrei avuto delle buone possibilità di far bene in quei luoghi. Quel mio discografico però si è messo in mezzo e ha detto di no perché secondo lui io servivo in Italia. Ma sarebbero stati solo tre mesi e pensate che tra La Forza Mia e Il Cuore Muove ci sono stati due anni in cui mi hanno fermato e messo in pausa. I discografici a volte non ti raccontano le cose e dicono tanti no alle tue spalle, diciamo che fanno anche passare gli artisti come antipatici”.

Marco Carta: “Puoi essere anche un famoso cantante, ma devi sempre rendere conto a qualcuno. Quando dissi che forse ero gay mi hanno attaccato”.

Il vincitore di Sanremo ha rivelato che quando nel 2009 durante un’intervista ha risposto in modo vago alla domanda “sei gay?”, i suoi ex discografici sono andati su tutte le furie. Marco era convinto di aver dato una bella risposta, che sarebbe anche servita come primo passo per un coming out definitivo, eppure qualcuno gliel’ha fatta pesare.

“Anni fa ho fatto una bella intervista per una testata importante e i miei discografici si sono arrabbiati moltissimo. Stavo promuovendo La Forza Mia e il giornalista mi chiese se fossi gay. La mia risposta è stata ‘e anche se lo fossi?’, per me andava benissimo, perché la mia mentalità era già ben predisposta a parlare. E invece non è piaciuta, adesso lo dico, i discografici mi hanno ucciso, mi hanno attaccato dicendo ‘tu non dovevi fare quella risposta’. Ma era il 2009 mica il 1003. Questo per dire che i discografici non riflettono l’artista, la mia risposta era un modo molto libero per cominciare a raccontarmi, invece sono stato incanalato in una forma mentis di chiusura. Puoi anche essere un famoso cantante, un artista noto, ma hai sempre persone a cui devi rendere conto e a me è capitato questo”.

E che alcuni discografici o i team di certi cantanti abbiano ancora dei problemi quando si parla di coming out è verissimo e lo posso testimoniare. Qualche anno fa un noto artista ha detto di potersi innamorare qualsiasi tipo di persona, indipendentemente dal genere e dal colore della pelle, all’epoca ho parlato di “coming out” e nel giro di 10 minuti sono stato contattato dal suo ufficio stampa che mi ha chiesto di modificare il titolo e togliere ogni riferimento possibile ad un eventuale “coming out” e di non concentrare l’attenzione sulla parte dell’intervista in cui questo artista confessava di poter amare sia uomini che donne.

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