Famiglie arcobaleno, l’Unione Europea bacchetta il governo Meloni: “Tutti gli stati riconoscano i diritti dei figli delle coppie omogenitoriali”

21 Mar 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Famiglie Arcobaleno Europa

L’attacco alle famiglie arcobaleno da parte del governo ormai è chiaro a tutti e come se non bastasse i politici di destra in questi giorni stanno riempiendo i talk di dichiarazioni vergognose sui diritti dei bambini delle coppie omogenitoriali. In merito alla questione è intervenuto il commissario europeo della Giustizia, Didier Reynders, che con una lettera ha richiamato tutti i paesi UE a rispettare i diritti delle famiglie arcobaleno.

“Gli Stati membri devono rispettare i diritti fondamentali sanciti dalla Carta, compreso il diritto alla non discriminazione, esclusivamente nell’attuazione del diritto dell’UE.

A norma dell’articolo 81, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, questa può adottare misure di cooperazione giudiziaria in materia di diritto di famiglia con implicazioni transnazionali. I regolamenti dell’UE relativi a tali misure sono neutri sotto il profilo del genere e i moduli standard ivi inclusi utilizzano termini neutri sotto il profilo del genere (come “persona” o “parte”). La proposta della Commissione sul riconoscimento della filiazione tra Stati membri utilizza il termine ‘genitore’.

In linea con la strategia per l’uguaglianza delle persone LGBTIQ, la Commissione è in continuo dialogo con gli Stati membri riguardo all’attuazione delle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea. Ciò comprende anche l’obbligo per gli Stati membri di riconoscere la filiazione di un minore con genitori dello stesso sess0 ai fini dell’esercizio dei diritti conferiti dall’UE.

Il sottogruppo sull’uguaglianza delle persone LGBTIQ ha discusso recentemente le procedure per il riconoscimento giuridico del genere al fine di migliorare la vita privata e familiare delle persone trans, non binarie e intersessuali”.

Famiglie arcobaleno, l’intervento della capo delegazione del Movimento Cinque Stelle al Parlamento europeo Tiziana Beghin.

“La lettera di Reynders pone fine alle inutili e dannose polemiche di questi giorni sul caso del riconoscimento e dei diritti dei figli di coppie omogenitoriali. Le parole che arrivano dalla Commissione sono chiare e inequivocabili. Le cose non possono che andare nella direzione indicata dal Movimento 5 Stelle, cioè nel rispetto dei diritti civili e del riconoscimento dei diritti dei figli delle coppie omogenitoriali. Questo del governo è uno spettacolo indecoroso, che merita di terminare e questa precisazione della Commissione europea ne è la giusta e sacrosanta parola finale”.

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