Eurovision, Geolier pronto a rappresentare l’Italia: “In napoletano in Svezia se vinco”

09 Feb 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Eurovision ci andrà Geolier

Al primo posto nella classifica di Sanremo 2024 stilata da radio e televoto e fortissimo anche in quella degli scommettitori, Geolier è davvero un papabile vincitore. Secondo quanto riporta Libero, il cantante ha dichiarato che se vincerà il Festival accetterà di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2024. il rapper è prontissimo a cantare in napoletano in Svezia.
E voi chi vorreste vedere sul palco di Malmo?

Io potrei anche accettare Geolier, ma solo se porterà con sé Carmelita…

Geolier: se vince andrà in Svezia all’Eurovision Song Contest.

“Se accetterei di andare in Svezia all’Eurovision Song Contest? In napoletano sono pronto anche ad andare sulla Luna e se mi fanno andare, vado pure in guerra! Se va bene festeggiamo e andiamo all’Eurovision.

I ragazzi hanno fatto mille km per supportarmi, tanti amici con cui ho festeggiato. Ma l’ho fatto più per loro, anche perché non è ancora finita. Il primo posto? Non me lo aspettavo, nessuno se lo aspettava essere primo. Per adesso va bene, siamo appena alla seconda serata, è ancora lunga poi vediamo come va”.

Non ho costretto io Amadeus a cambiare il regolamento. Posso dire che il mio staff mi ha raggirato, infatti mi continuavano a chiedere “ma non pensi di partecipare a Sanremo?” Io ho sempre risposto che volevo salire sul palco in napoletano e solo in quel caso sarei andato in studio per fare il pezzo. Amadeus mi voleva e mi ha dato la possibilità di farlo, a quel punto sono andato a registrare la canzone.

A Sanremo è tutto difficile, dal presentare al cantare. Penso che finora sia andata bene e mi sento bene. Sto prendendo tutto questo come una scuola, sto imparando a 23 anni a gestire la pressione ma non parlate di peso del lavoro perché lavorare è altro. Io posso dire che a 7 anni già montavo e smontavo le viti come se fossero lego. Non era sfruttamento minorile, ora stiamo facendo mille interviste questo non è lavoro. Quello che stiamo facendo è bello, io sono cresciuto lavorando veramente. Mio papà mi ha insegnato a vivere e continua a farlo”.

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