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Emis Killa sommerso di critiche, interviene Selvaggia Lucarelli

Anthony Festa 10/09/2025

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Le dichiarazioni di Emis Killa nel programma Say Waaad su Radio Deejay hanno fatto il giro dei social in poche ore e hanno attirato migliaia di commenti non proprio positivi. Il rapper milanese ha detto di essere infastidito dalle persone che gli chiedono di alzare la voce e farsi sentire su temi delicati come la guerra, l’aumento dei prezzi o lo sgombero del centro sociale Leoncavallo. Il Cantante ha spiegato che non è lui a doversi fare avanti, perché ha troppo da perdere e soprattutto perché essendo ricco, la sua vita non cambia se la benzina è più cara o se i prezzi nei supermercati aumentano.

“C’è una cosa che mi fa molto arrabbiare. Quando mi arrivano certi messaggi su temi importanti di carattere politico, di gente scontenta, per qualcosa che cambiano a Milano, tipo lo sgombero del Leoncavallo. La frase che mi fa arrabbiare è “dovete esporvi voi che siete famosi, vi dovete far sentire”. Faccio un ragionamento molto onesto che nessun artista oltre a me farebbe, ma io sono famoso per essere sincero. Scusate, ma io mi devo esporre, che c’ho tutto da perdere? Cioè perdonami, ma se aumentano i prezzi della benzina, a me girano le scatole, ma tutto sommato sono benestante quindi non è che mi cambia la vita ma se pago di più la benzina, come invece cambia a uno che fa un lavoro più umile per cui guadagna 1200 euro al mese. Se guadagnassi poco allora lì mi verrebbe di dire “mi faccio sentire perché qua finisco in mezzo alla strada”, questa è una roba scomoda e brutta da dire. Cosa vogliono da me, che vada in piazza a tirare i san pietrini? Io sto bene, ho una vita che dal punto di vista materiale fila, va tutto bene, ripeto, ho un lavoro solido, ho comunque delle economie importanti, una famiglia, non sono io che devo andare a giocarmi tutto per una roba che magari mi fa girare le scatole. Siete voi che vi dovete far sentire, perché quello che a me fa arrabbiare a voi invece cambia la vita. Cosa diranno adesso? Che sono un venduto, ma il mio è un discorso onesto. Se non vado a fare casino è perché io ho tantissimo da perdere, quindi non sento quella necessità di dire “adesso mi gioco tutto e per tutto che finisca veramente con il naso rotto in piazza o in galera o non me ne frega nulla perché questa roba la devo far valere”. Non sono io quello che deve combattere, ho molti più motivi per scegliere di non farlo”.

Ognuno decide cosa fare con la propria influenza e il proprio privilegio, ad Emis Killa va bene incassare, vendere album, concerti e fare delle “economie importanti”, ne prendiamo atto, è lecito. Fa solo sorridere che questo personaggio pensi che per “farsi sentire” sia necessario rompersi il naso e lanciare pietre, questo dice molto di lui. E pensare che basterebbe che il ragazzo usasse la sua voce, anche con l’autotune.

Selvaggia Lucarelli su Emis Killa: “Adesso capisco perché è amico di Fedez”.

Tra i tantissimi che hanno criticato Emis Killa per i concetti espressi nel programma radiofonico Say Waaad, c’è anche Selvaggia Lucarelli, che su Instagram ha scritto: “Ora sappiamo perché è rimasto l’unico amico del Falena (Fedez)”.

Un utente ha risposto a Selvaggia: “Ma non sono quelli che venivano dalla strada loro? Questo almeno è quello che dicevano. Se lo sono scordati forse“. La Lucarelli ha replicato con una frecciatina velenosa e pertinente: “Se lo ricorda a dire il vero. Andava allo stadio con Lucci, lì il rischio gli piaceva”. Colpito e affondato.

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