Emanuele Crialese rivela perché ha taciuto per vent’anni la sua transizione e solo ora ha fatto coming out

17 Set 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

emanuele crialese

Emanuele Crialese ha 57 anni ed è un affermato regista italiano. Una settimana fa, sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia al fianco di Penelope Cruz ha fatto coming out: è un uomo transgender.

Emanuele Crialese ha infatti intrapreso il percorso di transizione assumendo testosterone dall’età di vent’anni; da quando, dopo un tentato suicidio e svariate cure da psicoterapeuti che hanno cercato di “correggerlo”, ha capito che o trasformava il suo corpo in quello che sentiva essere o sarebbe morto.

“In quel momento mi ero autoescluso dalla famiglia, perché la situazione era ingestibile. Mia madre non sapeva più dove sbattere la testa. Temevo che mi avrebbero ospedalizzato e che l’avrei accettato, perché per amore avevo già fatto cose simili. Dai 14 anni ero stato in cura da psicoterapeuti di ogni tipo, cercavano di correggermi, di pacificarmi, e io invocavo lo stesso le mie preghiere”.

Ha dichiarato fra le pagine del Corriere della Sera.

“In questi ultimi venticinque anni c’è stato un cambiamento culturale ma non legislativo. Per ottenere un cambio di vocale su un nome bisogna ancora presentarsi davanti a un giudice. Io, all’epoca, ho dovuto mettere in mostra i miei organi riproduttivi, mostrare qualcosa di invisibile perché fosse visibile la mia determinazione agli occhi dello Stato. Non avrei avuto i nuovi documenti se non avessi subito prima un’operazione demolitiva”.

Emanuele Crialese: perché il coming out dopo oltre due decenni di silenzio

“Si è trattato di una scelta artistica e politica. Perché come essere umano, e come cittadino, mi sento oppresso da questa atmosfera pervasiva di paura. Io non ho paura, anche se so di appartenere a una categoria di persone tra le più attaccate. So anche, però, che questo tipo di informazione non dovrebbe interessare a nessuno, perché non è inerente all’opera. Ho girato film che hanno come denominatore comune la marginalità, è quello il mio tema. Mi rifiuto di guardare al mondo sotto un profilo classificatorio”.

Il regista ha fatto coming out da una settimana, anche se nella sua cerchia di amici lo sapevano tutti.

“Il coming out non l’ho fatto a Venezia una settimana fa, l’ho fatto a 23 anni. Oggi sento una responsabilità nei confronti di tutte le famiglie e di tutte le persone che stanno intraprendendo questo percorso”.

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