Edoardo Vianello, ascolta la canzone che ha ispirato Finimondo di Myss Keta

01 Ago 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Edoardo Vianello Myss Keta

Edoardo Vianello questa settimana ha conquistato un disco d’oro insieme a Myss Keta grazie a Finimondo. Il singolo è una hit di questa estate ed è tutt’ora presente ai piani alti delle classifiche. Giusto ieri, ad esempio, è stata cantata da Marcello Cirillo ad Estate in Diretta.

Una collaborazione inedita che ha mischiato barre scritte quest’anno al ritornello cantato da Edoardo Vianello che proviene direttamente da un’incisione del 1961. Perché sì, le frasi cult “Che finimondo / Per un capello biondo / Che stava sul gilet. / Sarà volato / Ma com’è strano il fato / Proprio su di me” fanno parte del singolo Il Capello uscito in radio nell’estate del 1961.

Il Capello è stato a tutti gli effetti il primo tormentone di Edoardo Vianello. Solo dopo sono arrivati Abbronzatissima, I Watussi, Guarda Come Dondolo e Pinne, Fucile ed Occhiali. Il Baby K degli anni Sessanta.

Edoardo Vianello: “Finimondo la conoscono anche i bambini!”

“Il Capello è stata scritta da Carlo Rossi” – ha confessato il cantante a L’Avvenire – “Era un grande Carlo, un paroliere di 20 anni più grande di me. E si sentiva la differenza di età, però la mia musica con i suoi testi furono una miscela esplosiva. Se a questo ci aggiungi le trovate di quel genio di Ennio Morricone, ecco spiegate le ragioni del successo delle canzoni che vennero dopo. […] Ennio Morricone giocava con le mie canzoni e le ha caratterizzate, una per una, rendendole di fatto immortali”.

E su Finimondo, Vianello ha aggiunto:

“Un disco d’oro a mia insaputa, come si permettono? Poche sere fa in piazza a Mesagne, la cantavano anche i bambini, la sapevano tutta! La musica attuale è talmente deviata che per ritrovare una logica, una strada dritta e veloce, bisogna tornare alla nostra musica. Questi si sono dimenticati della melodia. Allora i più furbi che fanno? Realizzano a tavolino una canzone di successo ricostruendo quell’atmosfera unica di cui noi “old is gold”, come dice Mammaro, siamo gli ultimi testimoni”.

 

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