Cuba dice sì ai matrimoni gay: “Il 67% ha votato per il cambiamento”

26 Set 2022 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Cuba matrimoni gay

Mentre in Italia siamo andati a votare per le elezioni politiche, ieri a Cuba più di 8 milioni di cittadini con età superiore ai 16 anni sono stati chiamati al voto per un referendum storico. Agli elettori è stato chiesto se legalizzare il matrimonio e l’adozione per coppie gay, consentire la gestazione per altri e dare maggiori diritti ai genitori non biologici. Oggi sono arrivati i risultati e sono stati un vero trionfo per la comunità LGBTQ e le persone di buon senso. Con circa il 67% dei sì, Cuba ha approvato la riforma del Codice della Famiglia, che tra le tante novità introduce nel Paese matrimoni e adozioni gay e la maternità surrogata.

Cuba, la presidente del Consiglio Elettorale: “Vince il sì, risultati validi e irreversibili”.

Poco fa la presidente del Consiglio elettorale nazionale (Cen), Alina Balseiro, ha parlato all’agenzia statale Prensa Latina: “Il risultato è chiaro. Sebbene il conteggio debba ancora concludersi in alcuni collegi di tre province, il Cen convalida questi risultati come validi e irreversibili. Al voto hanno partecipato 6.251.786 cubani, pari al 74.01% degli 8,4 milioni di elettori registrati. A favore del “Si'” sono state contate 3.936.790 schede, pari al 66,87%. Con questo risultato verrà approvato il nuovo Codice della Famiglia cubano, che adesso sostituirà il precedente del 1975“.

E mentre a Cuba ci sono venti di cambiamento che faranno fare passi in avanti al paese, in Italia il primo partito è guidato da una ‘donna, madre, cristiana’ che si dice fieramente contraria al matrimonio egualitario e alle adozioni per le coppie gay. Felice per i cubani, un po’ meno per i mesi o gli anni che ci aspettano qui in Italia.

Matrimonio egualitario: tutti i paesi.

Grazie ai Paesi Bassi che hanno fatto da apripista, oggi tanti altri paesi permettono alle coppie omosessuali di unirsi in matrimonio equiparandole così a quelle eterosessuali. Come ad esempio Andorra, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Colombia, Costa Rica, Danimarca, Ecuador, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Islanda, Lussemburgo, Malta, parte del Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Slovenia tutti i cinquanta stati degli Stati Uniti d’America, Sudafrica, Svezia, Svizzera, Taiwan, Uruguay e adesso anche Cuba.

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