LGBT

Coppia gay aggredita in Abruzzo: lanci di bottiglie di birra

Anthony Festa 19/08/2025

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Sabato 16 agosto c’è stata l’ennesima aggressione omofoba, questa volta a Lanciano, in provincia di Chieti. Una coppia gay è finita nel mirino di un gruppo di ragazzi nei pressi dell’ascensore che porta al parcheggio di via Per Frisa. Le due vittime di 21 e 22 anni sono state prese di mira perché uno di loro indossava un top e questo è bastato per scatenare la furia omofoba, i bulli infatti hanno iniziato con i soliti insulti e poi hanno lanciato delle bottiglie contenenti della birra verso la coppia.

Un’amica dei due ragazzi ha raccontato al quotidiano Il Centro: “I miei amici sono passati dall’ascensore per raggiungere il parcheggio dove avevano la macchina, nel farlo sono passati accanto a un gruppetto di ragazzi, più o meno loro coetanei. Dopo aver preso l’ascensore, dall’alto queste persone hanno preso ad inveire contro di loro, usando epiteti offensivi, e scagliando contro di loro delle bottiglie di plastica, piene di liquido che ai ragazzi è sembrato essere birra. Hanno avuto la prontezza di riflessi di fare qualche passo indietro e ripararsi sotto la pensilina della struttura. Con questo gruppo di ragazzi non c’è stato alcuno scambio di sguardi o parole. Sono persone che loro non hanno mai visto. Con molta probabilità si sono “sentiti offesi” dai vestiti, un top, che uno dei due indossava, in quanto non rispecchiavano ciò che comunemente viene considerata la norma e hanno così deciso che questa scelta non andava affatto bene“.

Stando al racconto della ragazza, le due vittime dell’aggressione al momento non avrebbero sporto denuncia: “Sono ancora scossi ed hanno difficoltà ad esporsi. Siamo ancora al punto in cui un pezzo di tessuto è motivo di pregiudizio, di odio e di manifestazione di pochezza d’animo e cerebrale da parte di terzi. Che anche nella nostra città, nel 2025, ci sono persone che hanno atteggiamenti di questo tipo“.

Abruzzo Pride esprime solidarietà alla coppia aggredita.

In un’intervista concessa a Rai News, un portavoce di Abruzzo Pride ha espresso solidarietà ai due ragazzi aggrediti a Lanciano: “C’è ancora tanto lavoro da fare ed è assurdo pensare che un semplice capo di abbigliamento possa portare a un’aggressione verbale e fisica. Questo va ad aggiungersi a tanti altri episodi, ad esempio poche settimane fa un ragazzo è stato cacciato da un locale in quanto era omosessuale. Serve una legge a tutela dei diritti della comunità LGBTQ. Abbiamo il diritto di essere liberi di vestirci, esprimerci come vogliamo e nei nostri affetti e nelle nostre relazioni. Alle persone coinvolte in questo brutto episodio non può che andare tutto il nostro supporto, la piena disponibilità a supportarli in ogni necessità. Continueremo sempre a lavorare e lottare per un Abruzzo libero e orgoglioso“.

Una legge contro l’omotransbifobia è necessaria, ma non sufficiente, per estirpare questa malattia sociale serve investire in formazione ed educazione, con percorsi di sensibilizzazioni da avviare già a scuola e chi in questo ci vede lo spauracchio della “teoria gender” evidentemente è parte del problema e si rende complice dell’odio che sfocia in aggressioni come quella avvenuta a Lanciano.

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