“Chiara che parla di Chiara, il selfie di se stessa, l’ego in modalità «ciao come sto?». Perché il mondo di Chiara Ferragni gira intorno a Lei (non avrai altro Io all’infuori di Me, primo comandamento dei social); Lei è il sole che attira l’orbita di 28,5 milioni di follower. Così il suo monologo si è rivelato la temutissima forma di Io che parla dell’Io con riflessioni che rimangono in superficie e risultano più egocentriche che interessanti”.
Un monologo che non è piaciuto neanche alla firma del Fatto Quotidiano, Selvaggia Lucarelli, che lo ha demolito anche nel suo podcast su Spotify.
Voto che aumenta sotto l’aspetto stilistico a cui è stato dato un 9.
“Chiara Ferragni continua a veicolare il suo messaggio femminista attraverso la moda. Per l’ultima serata lo fa con gli abiti di Elsa Schiaparelli, la stilista, costumista e sarta italiana naturalizzata francese. L’abito-scultura scelto dalla imprenditrice digitale ripercorre gli stilemi del marchio, in cui il trompe-l’œil la fa da padrone. Taglio bias in raso di seta blu elettrico, un busto trompe l’œil in resina metallizzata arricchito da una collana lucchetto”.