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Ceccon, il suo commento particolare a Noè Ponti diventa pubblico

Anthony Festa 01/02/2025

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Noè Ponti e Thomas Ceccon non sono solo colleghi, ma anche grandi amici, tanto che nelle batterie di qualificazione della Coppa del Mondo a Shanghai si sono scambiati la cuffia, gareggiando l’uno con il cognome dell’altro. Noè poche ore fa una pubblicato un bel selfie nelle sue storie Instagram e Thomas (a cui di recente ha risposto piccata la Pellegrini) gli ha scritto, ma il suo commento è diventato pubblico: “Se fossi una donna io te la lancerei“.

Come prevedibile gli screen della storia Instagram di Ponti con il commento di Ceccon hanno fatto il giro dei social scatenando l’ironia di molti utenti, ma sulle parole di Thomas siamo tutti d’accordo, uomini e donne, perché Noè è…

Thomas Ceccon parla di nuoto a L’Officiel ed Esquire.

Cosa mi piace del nuoto? Mi piace stare in acqua, quella della piscina, quella del mare, anche se non mi piace nuotare in mare. Come è iniziata… vedono che vinci di due, tre vasche sugli altri e pensano ci sia qualcosa… è a dieci, dodici anni che inizia la consapevolezza, e la competitività… in qualsiasi cosa! Nel nuoto ho sempre fatto tutto, stile, staffetta, delfino, dorso. La specialità per le Olimpiadi è stata scelta a tavolino, guardando ai competitors, perché nel dorso ero oggettivamente più forte. Fino ai nove, dieci anni mi sono allenato a casa, a Schio, poi i miei mi portavano a 45 minuti di distanza, a Creazzo, e in seguito mi sono trasferito a Verona.

Se quando sto nuotando in gara è meglio pensare o non pensare? La cosa migliore è entrare in una sorta di trance agonistica, in quei momenti sei tranquillo e immerso nel tuo mondo, se cominci a pensare troppo rischi di fare peggio. Ovviamente in una gara da 100 metri e 50 secondi fai fatica a rimuginare, è troppo breve. In quella da 400 è molto diverso ed è lì che fa la differenza il tuo lavoro sulla testa.

Jannik Sinner? L’ho incontrato, è successo alle ATP Finals di Torino. Ci tenevo ad incontrarlo e anche lui è stato contento di conoscermi. Io ero emozionato: c’era tanta gente intorno a noi. Abbiamo parlato di tennis e di nuoto. È stata una chiacchierata conoscitiva. Mi piacerebbe avere l’opportunità di approfondire questo primo step perché ho l’impressione che sia una persona riservata, proprio come me“.

 

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