Musica

Carlo Conti risponde alle critiche sul cast di Saremo: “Pochi big?”

Anthony Festa 02/12/2025

article-post

È impossibile accontentare tutti, ma effettivamente Amadeus con i suoi ultimi cast del Festival di Sanremo era riuscito a mettere insieme grandissimi nomi come Loredana Bertè, Fiorella Mannoia, Mahmood, Alessandra Amoroso, Annalisa, Elodie, Ultimo, Giorgia, Elisa e anche artisti emergenti e la stessa cosa ha fatto Carlo Conti l’anno scorso. La lista dei cantanti di Sanremo 2026 invece ha suscitato molte critiche, in tanti si sono lamentati per la carenza di veri “big” e dopo 48 ore di polemiche, il direttore artistico, ospite a Non Stop News su RTL 102.5 ha replicato, dicendo di non aver letto i commenti negativi: “No, io non leggo niente e non guardo niente. Ho un po’ il mio modo di vivere un po’ particolare, distaccato da tutti. Sono poco social io, ma da sempre. È una scelta mia e non ci posso fare niente, ascolto la radio“.

Carlo Conti: “Big? Tutto è relativo”.

Il conduttore toscano ha anche spiegato che oggi il termine “big” è relativo, perché quella che è una star per le giovani generazioni, potrebbe non esserlo per i telespettatori più adulti: “Adesso nulla è assoluto, perché per esempio mia suocera non sa chi è Samurai Jay, ma sa chi è Patty Pravo. Viceversa magari c’è un ragazzino che non sa chi è Patty Pravo e conosce benissimo Aka7even per dirti no. Quindi è tutto relativo questo big o non big. Anzi la forza di questi ultimi anni di Sanremo è stata mischiare e di allargare il più possibile alle varie generazioni, mischiando quello più conosciuto da una generazione a quello meno conosciuto da un’altra e viceversa. Credo che siano importanti le canzoni che poi si vanno a proporre. Lo scorso anno faccio un nome per tutti, ovvero Lucio Corsi, che era praticamente sconosciuto ai più e guardate che cosa è riuscito a fare e come ha rappresentato anche l’Italia all’Eurovision. Eppure quando l’ho detto l’altro anno molti hanno detto “Chi è?””.

Il problema non è Patty Pravo e gli artisti esordienti (o noti solo tra i ragazzini), ma la carenza di cantanti davvero famosi per il pubblico generalista, magari quelli inaspettati, che non hanno mai fatto Sanremo e che fanno gridare “wow” quando il loro nome viene annunciato. Non prendiamoci in giro, quest’anno è mancato il colpo di scena, l’effetto stupore.

La scelta dei brani: “È molto difficile”.

Secondo il portale Affari Italiani, la quasi assenza di artisti famosi è dovuta al fatto che diversi big hanno inviato brani che Carlo Conti non ha reputato abbastanza forti da portare al Festival di Sanremo. A RTL, Carlo Conti ha rivelato che prende molto sul serio l’ascolto dei pezzi che riceve per Sanremo e che la scelta finale è davvero difficile.

“È difficilissimo, gli ultimi quindici giorni, lo racconto sempre, non ci dormo la sera perché la notte magari mi sveglio con una canzone che ho accantonato e invece mi ritorna in mente quindi ti viene il dubbio che sia un pezzo forte no? Perché poi io da buon vecchio DJ vado anche molto a pensare, del resto come ha fatto magistralmente Amadeus, abbiamo l’orecchio radiofonico e quindi andiamo a cercare soprattutto delle canzoni che possono girare in radio, restare un po’ nel tempo. Quindi quando la notte ti svegli e ti viene in mente un ritornello o una canzone che magari avevi accantonato, ti viene il dubbio che forse sia più forte di quella che invece hai incluso. È un bouquet di fiori, quindi devi cercare di farlo il più variegato possibile e cercando di accontentare tanti gusti, seguendo le tendenze del momento, i colori che funzionano nel momento e avere la speranza ogni anno di aver scelto al meglio ovviamente no? Lo scorso anno sono stato particolarmente fortunato perché, come vi ricordate, praticamente su trenta brani, venti hanno riempito le hit e le airplay radiofonica. Spero anche quest’anno di aver avuto un buon naso. Il naso ce l’ho, si vede. Ovviamente uno mi mette di profilo vede che ce l’ho. Spero che sia stato anche quello, ancora una volta aver avuto un buon fiuto e di aver selezionato dei brani che possano girare molto in radio”.

Potrebbe interessarti anche