Bernardini De Pace e Bortone, lo scontro in tv: “Mi meraviglio di te!”

14 Gen 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Bernardini De Pace contro Serena

In queste ore sta diventando virale il botta e risposta che c’è stato ieri sabato 13 gennaio tra Serena Bortone e l’avvocata Annamaria Bernardini De Pace nell’ultima puntata del programma di Rai Tre Che sarà.… Alla base dello ‘scontro’ tv l’antifascismo e il raduno di mille esaltati che a Roma hanno fatto il saluto fascista.

La conduttrice ha esordito con: “Dovremmo tutti definirci antifascisti, la parola antifascisti dovrebbe essere unificante. Che dici Annamaria?”. La Bernardini De Pace ha spiegato perché secondo lei è sbagliato continuare a parlare di fascismo e antifascismo: “Basta parlare di fascisti e antifascisti. C’è la democrazia e ora siamo democratici. Ho capito, ma è stato sconfitto, basta. Il fascismo è stato sconfitto. Perché si deve continuare a tirare fuori questo argomento ogni volta?! Erano mille persone su 60 milioni di italiani. Cosa sono? Voglio dire, ci sono i ladri, gli assassini, c’è di tutto su 60 milioni di persone. Se loro fanno delle cose. Se questi mille esaltano il fascismo arrivando all’apologia sono condannabili, ok?! Se uno fa finta di essere assassino non è condannato, se uno fa finta di essere fascista quando il fascismo non c’è non può essere condannato“.

Bernardini De Pace e Bortone: “Io mi meraviglio di te Serena”.

La Bortone ha risposto alla sua ospite: “Perché basta antifascisti? Magari basta fascismo. C’è la democrazia proprio perché il fascismo è stato combattuto e sconfitto.Però qui c’erano mille persone. L’argomento non lo tiro fuori io, ma chi scende in piazza e alza il braccio. Io di mio non ne parlerei. Purtroppo funziona così, se scendono in piazza con il braccio teso… Io ancora mi indigno. Ci sono gli assassini è vero e infatti li condanniamo. E la condanna almeno etica per chi esalta il fascismo per me dovrebbe essere unanime. Ti meravigli di me perché dovrei essere libera? Io sono libera proprio perché sono antifascista“.

L’avvocata si è definita “anti nulla”: “Vabbè ognuno è libero di condannare a livello etico. Serena mi meraviglio di te che sei così libera? Ognuno è libero di pensare, di dire, di fare. Io sono libera e non sono anti nulla. Io non sono anti niente e sono una liberista“.

Poi è arrivata la chiusura perfetta di Serena: “Tu non sei anti nulla? Io sono antifascista e ne sono fiera“.

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