Barbara Alberti deride lo schwa: “Odio il linguaggio inclusivo, torniamo a dire la N-Word”

28 Apr 2024 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

barbara alberti

81 anni appena compiuti e un cervello lucidissimo, ma purtroppo Barbara Alberti – nell’intervista rilasciata al settimanale Gente – è scivolata nel parlare di inclusività.

La scrittrice, infatti, è contraria alla parola ‘inclusività‘, all’uso dello schwa e al termine ‘nero‘ per parlare di una persona afrodicendente.

“La parola inclusività mi ripugna. Mi si vuole includere in che cosa? C’è forse un’enclave cui bisogna aderire? Non sopporto questa moda di correggere il linguaggio: ma correggerlo da cosa? Dalla condizione umana? La vita è imperfetta, è divisiva, a tratti ripugnante, non la si può edulcorare, ed è questo, anche, il suo bello. Gli unici strumenti veramente inclusivi sono la poesia e l’arte. Ma pensate alla Divina Commedia tradotta in schwa: “Nel mezzu del camminu di nostru vitu…”. È ridicolo e non serve a risolvere i veri problemi. […] Propongo anche di tornare a usare la parola n***o. Non lo dico io, ma l’antropologa camerunense Geneviève Makaping, autrice di un testo sul razzismo, Traiettorie Di Sguardi, molto tradotto e studiato: “Chiamatemi n***a”. Viene dal latino, solo il vostro razzismo vi fa pensare che sia offensivo”.

Della N word la scrittrice ha parlato anche due anni fa su Banquo Magazine: “La storia che se si usa la parola “n***o” è un’offesa; non è mica vero. E’ una parola che viene dal latino, bellissima, considerata un’offesa perché il razzismo di chi la pensa così è molto forte. Bianco non è un’offesa, infatti”.

Barbara Alberti su Gente ha poi spiegato cosa pensa della body positive: “Se sono contro? Solo se non diventa una forzatura, un diktat“. Opinioni che, dette dall’alto del suo privilegio di etero, cisgender, bianca e normopeso, lasciano il tempo che trovano. Ah Barbarè, eddai su.

Questa non è la prima volta che Barbara Alberti si lascia andare a dichiarazioni controverse. Ha pure dato della balena a Ella Fitzgerald.

Barbara Alberti: “Era una balena e tutti la esaltavano”.

“Però devo dire anche che adesso la facciamo così lunga sul fatto che giustamente bisogna… però ci si fa caso da morire. Perché ai miei tempi ad esempio c’erano un sacco di cantanti in carne e nessuno gli diceva niente. Ella Fitzgerald ad esempio era una balena! E devo dire che era una balena esaltatissima. E nessuno le diceva nulla, nessuno le rinfacciava che avesse troppe chia**e. Cioè voglio dire, adesso invece…”

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