LGBT
Ballerino denuncia: “Picchiato perché gay dai buttafuori del locale”
Anthony Festa 23/07/2025

Domenica mattina un noto ballerino ha pubblicato su Instagram un video in cui ha dichiarato di essere stato vittima di un’aggressione omofoba da parte di alcuni buttafuori di un noto locale di Madrid. Aritz Arén, ballerino e coreografo 33enne (che ha partecipato a diversi programmi tv e ha coreografato musical in tutto il mondo) ha rivelato di essere andato al Fitz in compagnia di un suo caro amico e nella discoteca hanno incontrato altre ragazze che conoscevano. Stando al racconto di Aritz, i buttafuori avrebbero iniziato a infastidirli perché il modo che avevano di ballare era “da gay e inopportuno”.
La vera furia delle guardie di sicurezza però sarebbe scattata quando Aritz ha detto loro di essere molto seguito sui social, dove infatti avrebbe denunciato tutto l’accaduto. A quel punto pare che i buttafuori abbiano preso per il collo Aritz e il suo amico e li abbiano sbattuti fuori dal locale. a calci.
“Siamo stati al Fitz per starcene con alcune ragazze nostre amiche. I buttafuori sono venuti a chiederci cosa stavamo facendo, poi hanno detto che secondo loro erano atteggiamenti offensivi (stavamo ballando) e hanno preso per il collo il mio amico e poi anche me, abbiamo i segni. Ci hanno trascinato giù per le scale prendendoci per il collo, ci hanno aggredito, ci hanno letteralmente buttato fuori a calci dalla discoteca, e ora siamo qui con la polizia, stiamo per andare a sporgere denuncia, andremo all’ospedale, ma ascoltatemi: ci hanno preso a botte perché siamo gay, perché stavamo con delle ragazze. Cioè, nel momento in cui gli ho detto che avevo dei follower e avrei raccontato tutto e che quella roba non era giusta, e che li avremmo denunciati, ci hanno tirato un calcio al telefono, è volato via, e ridevano mentre ci picchiavano. Ragazzi, davvero, non so nemmeno come chiedere aiuto sui social, perché non l’ho mai fatto, ma mi fa stare malissimo. E mi fa male, perché ci hanno picchiati entrambi e ci hanno fatto male, io non avevo mai vissuto una cosa del genere. Mi sentivo, davvero, come se non riuscissi nemmeno a respirare. E questo locale di M… cioè, non mi importa del posto, ma almeno che la sicurezza non sia uno schifo, perché ci hanno rovinato completamente”.
Il locale interviene dopo la denuncia del ballerino.
Poche ore dopo il video e la denuncia fatta dalla Polizia, il locale Fitz è intervenuto in modo tempestivo, annunciando seri provvedimenti. Non solo le solite scuse, la direzione del Fitz ha dichiarato che agiranno in modo concreto, affinché certe aggressioni non ricapitino mai più. Un comunicato in cui si capisce benissimo che il locale ha davvero preso sul serio quanto raccontato dal ballerino.
“Come Fitz, desideriamo esprimere con assoluta chiarezza e fermezza la nostra totale condanna di qualsiasi atto di omofobia, discriminazione o violenza all’interno o all’esterno del nostro spazio. Quanto accaduto domenica scorsa, in cui un membro del team di sicurezza ha aggredito una persona della comunità LGBTIQ+, è inaccettabile e ci ha riempito di indignazione e profonda vergogna. Non ci sono scuse. Non ci sono sfumature. Questo non rappresenta chi siamo né ciò che difendiamo.
Sappiamo che la rabbia e la delusione di molte persone sono più che giustificate. Ascoltiamo ogni parola. E al di là di chiedere perdono – cosa che facciamo di cuore –, agiremo. Perché il vero impegno si dimostra con i fatti.
Per questo, annunciamo pubblicamente le seguenti misure immediate:
Licenziamento immediato del lavoratore coinvolto nell’aggressione e revisione di tutto il personale di sicurezza. Avviamo un processo di indagine per determinare quali siano state le persone coinvolte e se si tratta di un fatto isolato o se in precedenza si sono potute verificare situazioni simili.
Collaborazione totale con le autorità e con la persona aggredita, per facilitare qualsiasi azione legale che desideri intraprendere. La direzione del gruppo si mette immediatamente in contatto con la persona colpita per offrirle personalmente le nostre scuse, cercando di riparare il danno causato e fornendo accompagnamento in questo processo.
Formazione obbligatoria, immediata su temi come la diversità, diritti umani e prevenzione della violenza per il 100% del nostro team, in alleanza con l’organizzazione Queer Destinations. Avvio di un processo affinché non solo il locale Fitz, ma tutto il nostro Gruppo Sound e il Gruppo Larrumba ottengano il riconoscimento internazionale Queer Destinations Committed, assicurando che i nostri spazi siano sicuri per la comunità LGBTIQ+, come garanzia di impegno permanente.
Creazione di un comitato di supervisione esterno, con la partecipazione di attivisti e figure di riferimento della comunità, che ci accompagni in questa trasformazione. Implementazione di un sistema di codici QR che qualsiasi cliente può scansionare nel locale per avere un canale diretto e anonimo per denunciare qualsiasi tipo di discriminazione o maltrattamento nelle nostre strutture, in collaborazione con Queer Destinations Committed“.
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