AresGate: parlano Eva Grimaldi, Nancy Brilli e Giuliana De Sio

23 Set 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Il vaso di Pandora scoperchiato da Adua Del Vesco al Grande Fratello Vip ha fatto tremare non pochi camerini e Giuseppe Candela per Dagospiadopo aver svelato l’identità di Lucifero – ha contattato altre attrici che hanno lavorato per la Ares Film, la società di produzione (ora fallita) che negli anni ha regalato numerose fiction a Canale 5, per chiedere loro un parere.

E se Eva Grimaldi si è celata dietro un sintetico “No comment, non voglio parlarne, sto molto male“; Nancy Brilli ha dichiarato:

“Non so cosa è accaduto al Grande Fratello. Non ho assolutamente rapporti con Alberto Tarallo. Sono stata eliminata da un giorno all’altro dalle produzioni, con loro ho realizzato solo successi. Improvvisamente ho capito che stava cambiando qualcosa, non abbiamo più lavorato insieme. Non era gente cui con avessi particolarmente passione a lavorare. C’erano persone che non mi piacevano, la gestione non era chiara. So che fino al giorno prima lavoravo e il giorno dopo non lavoravo più. La fiction era ‘Caterina e le sue figlie 2‘, il direttore di rete mi chiamò e mi ringraziò dicendomi che avevo alzato gli ascolti. Mai più lavorato con loro.”

A Nancy non ci sarebbe stata nessuna manovra psicologica (“Con me non è accaduto”) e neanche imbarazzi nella villa di Zagarolo (“Ci sono stata ma quando c’ero io non c’era nulla di strano”). Qualche tentativo per un finto flirt invece la Brilli lo ha avvertito (“Mi è stato consigliato di fidanzarmi con un attore. Non mi è parso il caso“).

A parlare è stata anche Giuliana De Sio:

“Una volta sul lancio di una fiction mi hanno chiesto di fingere un flirt, ho rifiutato e mi sono messo a ridere. Si sono anche offesi, ma ho detto: ‘Questo no, non ce la posso fare’. Erano delle lucherinate, gli anni sessanta aleggiavano su di noi. Era tutto un modo di pensare a quel tipo comunicazione forse obsoleto. Tarallo e Losito? Non ho più lavorato con loro. Diciamo che è stata una scelta reciproca, eravamo corpi molto estranei. Il mio organismo espressivo, la mia provenienza artistica non aveva niente a che fare con quel mondo lì. C’era una distanza di visione. Al funerale di Losito non ci sono stata perché ero in tournée altrimenti ci sarei andata. Con lui avevo un buon rapporto, non un grande rapporto perché era molto silenzioso. Ci conoscevamo da anni, come conoscevo gli altri. Ci lavoravo ma non li frequentavo. Nella loro villa ci sono stata due volte per parlare di lavoro, avevo una relazione professionale diversa, molti personaggi sono stati inventati da Alberto. Io era nata molto prima”.

E ancora:

“Ho visto e pensato ma quello che ho pensato lo tengo per me. Era un mondo fatto di un linguaggio preciso che a me non apparteneva. Detto questo è anche un mondo in cui ho potuto fare anche qualche personaggio che mi ha estremamente divertito. Tripolina de L’Onore e il Rispetto, Annalisa Bottelli de Il Bello delle Donne mi divertivo a farle anche se venivano massacrate dalla critica. A me no fortunatamente. Mi assegnavano ruoli da attrice, tutto quello ruotava intorno sentivo che non mi apparteneva. Il giorno che potrò parlarne potrei scriverne un libro.”

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