Antonella Clerici sul ragazzino gay cacciato di casa, intervento in diretta: “Medioevo!”

30 Mar 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Antonella Clerici parla del ragazzo gay

Nonostante per molti dei nostri politici l’omofobia non esista in Italia e quindi non ci sia bisogno di una legge in merito, nei giorni scorso un altro ragazzo è stato cacciato di casa perché gay. I genitori l’hanno sbattuto fuori dicendo: “Qui figli gay non ne vogliamo!”. Il 18enne fortunatamente è stato ospitato da un suo professore, che fino a giugno lo terrà in casa sua per permettergli di fare in serenità l’esame di maturità. Il caso di questo ragazzo di Pontedera ha colpito anche Antonella Clerici, che ne ha voluto parlare nel suo programma È Sempre Mezzogiorno.

Un bel gesto da parte di Antonella, soprattutto perché la sua trasmissione è molto seguita e certi messaggi veicolati da volti così popolari e amati non possono che far bene.

Antonella Clerici contro l’omofobia in famiglia: “Se ami tuo figlio vuoi che sia felice”.

“Parlando di cose che avvengono nella vita intorno a noi, volevo raccontarci una cosa. Oggi leggevo questa notizia che mi ha molto colpita, di questo ragazzo in provincia di Pisa, che a 18 anni, siccome si è dichiarato gay, la mamma e la sorella l’hanno buttato fuori da casa e addirittura poi lui è stato ospitato da un professore per consentirgli di finire la maturità.

Io la trovo oggi una cosa fuori dal tempo. Ma anche la mamma e la sorella, cioè, voglio dire… noi che siamo donne e che siamo anche più illuminate, ma com’è possibile? A volte hanno più testa i figli dei genitori. veramente, è il caso di dirlo. Ma che cosa c’entra l’orientamento di un figlio? Tu vuoi bene a un figlio, vuoi che sia felice. Cioè, io a mia figlia dico: tu sei felice, questo mi basta. Finito. Un genitore dovrebbe pensarla così. tante volte gli insegnanti si prendono a cuore anche delle problematiche familiari che sembrano medievali. Gli insegnanti tante volte sono straordinari: li esecriamo sempre ma sono straordinari, meglio dei genitori, come in questo caso. Spesso vengono criticati, ma sono straordinari”.

Brava Clerici! E non giustifichiamo queste “persone” dicendo che sono di un’altra epoca (hanno 40 anni mica 132) o che hanno bisogno di tempo, perché non è così. Di tempo per guarire dal trauma ne avrà bisogno di ragazzino, i genitori al massimo andrebbero rieducati.

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