Annamaria Bernardini de Pace si espone sulla denuncia di Rocco Siffredi

26 Mar 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Annamaria Bernardini de Pace su Rocco Siffredi

Nei giorni scorsi è finita su tutti i quotidiani la notizia di una denuncia per molestie fatta da una giornalista a Rocco Siffredi. Con un’intervista rilasciata a La Repubblica Alisa Toaff si è fatta avanti, ha dichiarato di essere lei la giornalista in questione ed ha spiegato il motivo che l’ha spinta a querelare. Annamaria Bernardini de Pace è intervenuta a La Zanzara e ha detto la sua sulla questione. La famosa avvocata si è espressa sulla vicenda ed ha specificato che più che molestie, in questo caso secondo lei dovremmo parlare di ingiurie.

Annamaria Bernardini de Pace sul caso di Rocco Siffredi.

“Ho sentito che Rocco si è lamentato del modo di condurre l’intervista e che son state scritte cose sulle quali non era d’accordo. Mi occupo di violenza sulle donne da anni e mi fanno pena le donne che subiscono veramente molestie, non sopporto invece il fatto che questa giornalista, sveglia, grande e donna ci sia rimasta male.

A noi donne ci capitano cose simili ogni giorno e ci sappiamo difendere. Molestie? Io direi ingiurie. L’ingiuria non è reato. Se mi dicessero fatti una scorpacciata di c***i, mi sembrerebbe un augurio. Stare male per una frase simile mi sembra provocatorio.

Poi c’è una cosa assurda. O non si fa il nome di nessuno oppure quello di tutti, io ho sentito solo il nome di lui. – h continuato Annamaria Bernardini de Pace – Perché non si tutela il presunto molestatore? Se sono presunti non si nomina né uno né l’altro. Ci sono quei ragazzi a processo in Sardegna e la loro vita è rovinata. Alla fine si potrebbe scoprire che la ragazza ha mentito e che questi sono innocenti. Nel frattempo hai rovinato la vita di questi quattro ragazzi.

Attenti ai messaggi? Non ne posso più di questo politicamente corretto, mi ha rotto. Bisogna registrare anche l’atto. I giovani ricchi sono a rischio perché ci sono donne pessime, questa parità le ha fatte diventare insopportabili. Se andate con una sconosciuta che non amate registratevi le cose che vi dite. Non il video, ma le parole, bisogna dare la prova che questa ha voluto. Almeno non passi quattro anni a essere processato per violenze. Le donne minacciano come gli uomini? Assolutamente, non avete idea di quante donne fanno violenza sugli uomini, che non hanno coraggio di denunciarle per paura di fare la figura dei cretini. Siamo in pieno matriarcato? Secondo me sì”.

L’avvocata ribadisce il suo pensiero su MowMag.

“Io sto con lui. Trovo che sia insopportabile e discriminatorio che si debba sempre scrivere il nome del presunto molestatore e mai il nome della presunta vittima, che invece si deve dichiarare sicuramente tale solo perché è lei a dirlo. Non sopporto che si creda alle donne a prescindere da qualsiasi prova. – ha dichiarato Annamaria Bernardini de Pace – Di fronte alla tragedia dei femminicidi bisogna evitare di fare lagne eccessive e ipotesi di molestie non accreditate o male interpretate. Lui mi sembra uno che si difende. Sono anche convinta del fatto che lui sia sentito usato. Io sono dalla parte di Rocco Siffredi”.

Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!