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Annalisa replica a certe critiche: “Frustrazione e cattiverie a caso”
Anthony Festa 08/11/2025

Il corpo e i look delle artiste femminili sono osservati e giudicati molto più di quelli dei loro colleghi uomini. Basta un body aderente o una gonna corta per attirare critiche di ogni tipo, ma c’è una cosa che una parte di pubblico non perdona mai e per la quale si indigna, ossia quando una cantante debutta con un’immagine abbastanza candida e innocente, per poi evolversi, sperimentare e giocare con la moda e con il proprio corpo, questo fa infuriare i bigotti, è successo nel 2001 a Britney Spears, nel 2013 a Miley Cyrus e di recente anche a Elodie e Annalisa.
E in merito a questo tipo di critiche è intervenuta Annalisa oggi nell’ultima puntata di Say Waaad. La Scarrone ha analizzato in maniera lucida il tipo di cattiveria cieca di chi riduce tutto a “fa successo perché toglie i vestiti”: “Come reagisco quando sento o leggo che mostro le gambe e tutto il resto? Che cosa direi a quelle persone lì? Ti dico la verità, qual è il mio approccio. Io penso che quelli che scrivono quella roba là manco sanno che cosa stanno commentando. Perché a me mi dicono cose senza senso, io a volte leggo “questa è sempre in mutande” e magari invece sono con la maglia lupetto”. Non so se guardano o no, però vedo che c’è tanta frustrazione, questo sì. Una cosa che è sicuramente vera è che la gente molto spesso sui social è tanto cattiva, ma secondo me non è cattiva con la testa, è cattiva a caso. E onestamente ha ancora meno senso, però io non gli do peso, tutte queste cattiverie hanno peso zero per me”.
Purtroppo questo non è un problema tutto italiano, perché se è vero che fino a dieci anni fa nel nostro paese (a parte rare eccezioni) le artiste cantavano quasi solo di amori tormentati e per i loro outfit avevano come uniche opzioni “look della messa delle 10:30”, “colloquio di lavoro” e “gran galà”, negli Stati Uniti da Madonna e Janet Jackson in poi le popstar hanno dato il via a un vero cambiamento, eppure il bigottismo e la stessa cattiveria a cui si riferisce Annalisa sono più vivi che mai.
Annalisa e la cattiveria sui social: “Io mi sono abituata”.
Il tema dei giudizi e delle cattiverie Annalisa l’ha affrontato con ironia nel suo ultimo disco, Ma Io Sono Fuoco e ne ha parlato anche il mese scorso in una lunga intervista rilasciata a All Music Italia: “C’è poca pazienza e comprensione. Il punto è la superficialità dei commenti che vengono fatti senza pensare che dall’altra parte c’è una persona reale. C’è molta insofferenza rispetto agli altri e questo mi dispiace. Trovo che possa anche essere pesante a volte. E forse ho sentito l’esigenza di raccontare questo, anche con ironia, perché lo faccio con molta ironia in diversi dei brani di questo album. Chi fa il mio mestiere si trova molto spesso di fronte al giudizio. E noi ci siamo un po’ abituati, o meglio, io mi sono abbastanza abituata. Poi ovvio che qualche volta mi tocca lo stesso, però mi sono abituata. Io però penso a tutti quelli che non ci sono così tanto abituati e che possono soffrirne particolarmente e mi dispiace questo. Non mi sembra una buona direzione questa qua che abbiamo preso negli ultimi tempi, soprattutto sui social. Quindi con ironia parlo di questo tema del giudizio, del fatto che in un attimo puoi diventare santa e l’attimo dopo sei la peggiore dell’universo“.








