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Anna Mazzamauro su Milena Vukotic: “Non ci siamo mai parlate”

Fabiano Minacci 01/09/2025

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Anna Mazzamauro e Milena Vukotic hanno scritto insieme un grosso capitolo del cinema italiano, quello della saga di Fantozzi, dove interpretavano rispettivamente la signorina Silvani e la moglie Pina. Le due però, nonostante i molteplici film, non si sarebbero mai parlate al di fuori del set fino a un paio di anni fa. A raccontarlo è stata Anna Mazzamauro fra le pagine del Corriere della Sera.

Senza nulla togliere a Milena (Vukotic, ndr), per me la vera signora Fantozzi è stata la prima, Liù Bosisio. Lei, opportunamente truccata, non era solo brutta ma era anche triste, deprimente. Che diamine, Milena era carina, dolce, gentile. Qualche volta in scena mi chiedevo: ‘Ma perché questo poveraccio dovrebbe innamorarsi di me quando ha lei in casa’? Con Milena non eravamo amiche, anche perché in scena eravamo rivali. E non scherzo quando dico che noi attori veri crediamo ai personaggi che interpretiamo. Ci siamo parlate per la prima volta poco tempo fa, quando siamo andate insieme in una trasmissione. Prima non ci eravamo rivolte mai la parola. E non perché ci fossero attriti, anzi. È che il cinema ti illude. Ti fa credere che quella sia la vita vera e così trascorri anni e anni sul set con qualcuno senza mai conoscerlo davvero. Che tristezza. Che bellezza“.

Il riferimento è a Splendida Cornica, programma di Geppi Cucciari che le ha riunite nel 2023.

Anna Mazzamauro: “La signorina Silvani la strozzerei”

Diventata nazional popolare per il personaggio della signorina Silvani, Anna Mazzamauro ha avuto difficoltà a trovare altri ruoli seri dopo. “La signorina Silvani la strozzerei. Quel personaggio è diventato una gabbia. Da allora quale regista avrebbe più potuto affidarmi il ruolo, poniamo, di Medea? Ma se lo immagina, io che insulto Giasone? La gente pensa immediatamente alla Silvani che dice merdaccia“.

L’87enne ha poi ricordato Paolo Villaggio, scomparso nel 2017.  “Io e Paolo non eravamo amici e forse proprio per questo ci siamo stimati a vicenda. Sia lui che io abbiamo conservato il disincanto degli attori: mica dobbiamo essere per forza simpatici. D’altra parte fu lui stesso a mettere un paletto. Un giorno venne nella mia roulotte per ripassare la parte e io azzardai: ‘Paolo, ma perché io e te non ci vediamo mai al di fuori del set?’. E lui rispose: ‘Perché io frequento solo gente ricca e famosa’. Certo, penso che sia stata una delle sue tante provocazioni, ma mica poi tanto“.

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