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Andrea Pinna: la sua reazione all’accusa di essere un truffatore

Fabiano Minacci 31/07/2025

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Andrea Pinna è un truffatore? La ricostruzione di Grazia Sambruna su MowMag sulla sua compra-vendita di borse di lusso con “piccolissimi difetti di fabbricazione, dettagli praticamente impercettibili all’occhio umano“, ma che si sono rivelate essere “chincaglieria da discount“, è allarmante. Le acquirenti che hanno ricevuto le borse, deluse dalla qualità o dalle condizioni, avrebbero chiesto il rimborso; altre, invece, avrebbero annullato l’ordine dopo aver effettuato il pagamento. In entrambi i casi, però, del rimborso non ci sarebbe stata traccia.

Come scritto da Grazia Sambruna, qualcuna di loro – esasperata – gli avrebbe dato del truffatore pubblicamente commentando i post del suo profilo Instagram. Commenti che sono stati cancellati e a cui lui ha risposto con una nota audio sulla sua chat di gruppo. “Smettetela di commentare i miei post su Instagram dandomi del truffatore! Per lo stress, mi avete fatto venire la dermatite sulla fronte e pure le emorroidi!”. Ehm, le EMORROIDI?

Andrea Pinna un truffatore? Lui: “Un hacker mi ha rubato Instagram”

Quella pagina Instagram risulta inattiva dallo scorso 6 maggio, data di pubblicazione dell’ultimo post, ma se qualcuno ora gli osa lasciare un commento infuriato, quel commento sparirebbe. Chi è che lo cancella? Lui ha fatto sapere di non gestire più la pagina che sarebbe in mano a degli hacker. “Non riesco più accedere al mio profilo ufficiale, è stato un hacker a rubarmelo e ora scrive quello che gli pare, non posso intervenire“.

Andrea Pinna, come già scritto in questo precedente articolo, sarebbe sparito: non risponde più su Instagram, né al telefono, né nelle sue chat di gruppo di Telegram e WhatsApp. “Pressoché infiniti i numeri di telefono con cui il nostro pare aver contattato le follower-clienti per sollecitare pagamenti o far loro annusare grandi occasioni” – ha scritto Sambruna – “A nessuno di questi, da oramai più di una settimana, Pinna risponde più. Lo stesso vale per il telefono della madre Annamaria, anche quello finito in mezzo alle trattative. Sarà stata davvero la signora, anche nominalmente beneficiaria di svariati pagamenti, a portare avanti gli affari? Chissà“.

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