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Andrea Palazzo non sarebbe stato confermato al Grande Fratello dopo 25 anni

Fabiano Minacci 12/12/2025

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Pier Silvio Berlusconi avrebbe deciso di fare una (quasi) tabula rasa sul fronte autorale per la prossima edizione del Grande Fratello, a partire dal capo progetto Andrea Palazzo, presente fin dalla primissima edizione. A riportarlo è stato Davide Maggio sul suo sito, dove ha scritto: “Fuori Andrea Palazzo che – è giusto e necessario riconoscerglielo – il Grande Fratello lo ha reso grande“.

Stando a quanto scritto da Maggio, al posto di Andrea Palazzo non ci arriverebbe un nuovo capo progetto, ma un team di autori con più teste tutte equamente al comando. Tanti galli che seguirebbero solo determinati concorrenti. Una scelta giudicata dal giornalista ottima perché “arriverebbe l’imprevedibilità che è esattamente ciò che manca alle ultime fiacche edizione del reality di Canale 5. In sostanza, anche gli autori si sfiderebbero al pari dei concorrenti, seppur dietro le quinte“. A tal proposito, Pier Silvio Berlusconi ha detto: “Io riconosco lo sforzo fatto da tutti, ma va evoluto. In questa edizione del Grande Fratello non ho visto niente di così criticabile, ma secondo noi e secondo Endemol va profondamente evoluto“. E l’evoluzione potrebbe ripartire proprio dal cambio di autori.

Andrea Palazzo, alcune sue idee nel corso di 25 anni di Grande Fratello

Come già scritto, Andrea Palazzo ha seguito il reality fin dalla prima edizione, spin off Vip compreso. È stato lui ad esempio di aver portato dentro i letti matrimoniali assenti nelle prime edizioni. “Dietro c’è una ragione precisa e non è quello che state pensando. Ma si tratta di socialità. Questo perché già la scelta del compagno, dell’amico con cui dividere il letto in questione alimenta e provoca qualche dinamica e ci spiega i loro rapporti e ci racconta qualcosa del gruppo. Questa è l’unica ragione“.

Questo programma nasce come una sorta di esperimento: telecamere piazzate in una casa che raccontavano il mondo delle persone isolate dal mondo esterno. Tutto questo ad un certo punto non è bastato più e abbiamo sentito l’esigenza di far entrare dei pezzi di realtà del mondo esterno nella casa, non parlo solo di lettere e messaggi ma anche ospitate, parenti, sorprese e questo è stato un punto di non ritorno. Ma tutto questo è stato necessario per spiazzare i concorrenti, creare nuove dinamiche di racconto e seguire il sentiment del pubblico“.

Cosa deve fare un autore del Grande Fratello

In una passata intervista a TvBlog, Andrea Palazzo ha raccontato che i concorrenti non hanno copioni ed il compito degli autori è quello di stimolarli. “Non credo che troverai un concorrente di una passata edizione in grado di dirti che qualcuno gli ha dato un copione. Si tratta di lavorare su alcuni stimoli, le prove per esempio, che possono alimentare un conflitto o una complicità. Ma nulla più di quello. Il nostro lavoro si sviluppa sulla messa in scena, sul confezionamento dei filmati, sul come raccontare e punteggiare una certa emozione, ma a scriverla sono loro“.

Andrea Palazzo ha parlato del Grande Fratello anche nel documentario sulla prima edizione disponibile su Mediaset Infinity.
Che sia finita un’era?

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