Andrea Giambruno si scusa per un (nuovo) brutto scivolone

02 Ott 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Andrea Giambruno si scusa

Venerdì scorso Andrea Giambruno durante il suo Diario del Giorno ha fatto un brutto scivolone parlando degli immigrati. Il giornalista di Rete 4 ha utilizzato la parola ‘transumanza’: “Ho sentito dire, da politici italiani (che magari ricoprono ruoli molto importanti), che Berlusconi è stato un formidabile visionario geopolitico. Cioè è stato forse il più grande ministro degli Esteri che il Paese abbia avuto negli ultimi 30 anni. Aveva già capito tutto della transumanza, se così possiamo definirla, dall’Africa verso l’Europa… alla situazione della guerra fredda tra Stati Uniti e la Russia“.

Per chi non lo sapesse il termine transumanza si usa per gli animali: “Complesso delle migrazioni stagionali su largo raggio territoriale, e con accentuato dislivello verticale, con cui animali di grossa o media taglia si spostano – si legge su Treccani.it – dalle regioni di pianura alle regioni di montagna e viceversa, spontaneamente o condottivi dall’uomo, percorrendo particolari vie naturali (tratturi) nelle regioni a economia poco sviluppata, trasportate su strade ordinarie con appositi autocarri nelle regioni più sviluppate“.

Le scuse di Andrea Giambruno.

Dopo la brutta gaffe, oggi Andrea Giambruno si è scusato per quello che ha detto. Il compagno di Giorgia Meloni però ha rispedito al mittente le accuse di razzismo.

“Durante la puntata di venerdì scorso di Diario del giorno, dedicata al complesso fenomeno dell’immigrazione illegale, ho utilizzato un termine decisamente inappropriato. Me ne scuso, ovviamente, io in prima persona con queste persone, con il pubblico e con l’azienda che mi ospita.

Durante una diretta lo sapete, o almeno chi fa questo mestiere lo sa, si utilizzano migliaia di parole e può capitare a chiunque umanamente di sbagliare. Io lo faccio, ho fatto mea culpa. Lo ripeto, mi sono scusato per l’errore da me commesso, ma le accuse di razzismo che mi sono state rivolte sono lontane anni luce dalle mie idee, dalla mia storia e ovviamente anche da questa azienda che mi ospita.

In chiusura un ringraziamento anche a quei colleghi, quelli bravi s’intende, che ogni giorno mi spiegano e mi dicono quello che devo dire o non dire. A quelli che sono così bravi, io dico solo una cosa: vi ringrazio sentitamente, vi sono molto riconoscente, ma davvero molto”.

La chiusura sui colleghi bravi è meravigliosa.

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