Alfonso Signorini torna a parlare di aborto: “Rivendico il diritto di dire che sono contrario”

08 Set 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Aborto Alfonso Signorini

Alfonso Signorini, oltre ad aver confessato di essersi lasciato dallo storico compagno, fra le pagine del Corriere della Sera è tornato a parlare anche di una questione che l’anno scorso – al GFVip – è stata piuttosto spinosa: il tema dell’aborto.

Era il 15 novembre dello scorso anno quando, sul finire della puntata, Alfonso Signorini con la complicità degli autori ha fatto uno scherzo a Giucas Casella inscenando una finta gravidanza della sua cagnolina Nina. “Io voglio che tu accolga nella tua grande famiglia anche Ciro, perché ha bisogno di una famiglia. Ciro è il pastore maremmano, che ha messo incinta Nina. Ha messo incinta la tua cagnolina“. L’idea evidentemente non ha entusiasmato il paragnosta che ha immediatamente replicato “Può sempre abortire“. Ed è qua, che il conduttore, ha dichiarato: “Noi siamo contrari all’aborto in ogni sua forma, anche quello dei cani non ci interessa“.

Ovviamente quel “noi” ha scatenato una polemica. La stessa Endemol, società che produce il reality show, ha preso le distanze.

“Nella puntata di ieri di Grande Fratello Vip, Alfonso Signorini ha espresso la propria opinione su un tema importante e sensibile come quello dell’aborto, che è un diritto di ogni donna sancito dal nostro ordinamento. Pur rispettando le opinioni di ognuno, come Endemol Shine Italy esprimiamo la nostra distanza dalla sua personale posizione. In tutte le comunità e in tutti i gruppi di lavoro le opinioni possono essere diverse, e Grande Fratello si distingue da sempre per essere attento a tutte le evoluzioni della società e al rispetto dei diritti civili”.

A distanza di quasi un anno, Alfonso Signorini è ritornato sull’argomento ribadendo:

“Sono incavolato nero ancora adesso per come è stata decontestualizzata. Era l’una e un quarto di notte, stavo parlando con Giucas Casella della finta gravidanza della sua cagnolina, disquisendo di pura cialtroneria. La Endemol dopo con me si è scusata, e il mio era un plurale maiestatis. Comunque rivendico il diritto di dire che io sono contrario, e di lasciar dire a un altro che è favorevole”.

A tal proposito il mio pensiero in merito a questa dichiarazione è lo stesso di Tommaso Zorzi, che proprio un anno fa ha commentato così:

“In merito alla questione aborto: sono un uomo e dunque non è affar mio. Quando nascerò donna la mia opinione potrà contare qualcosa. Nel frattempo, da uomo, ritengo che sia sacrosanto che una donna abbia la facoltà di scegliere. Not my body, not my choice. Il movimento femminista ‘My body, my choiche’ dice esattamente questo: nessun uomo può o deve sentenziare le decisioni che una donna prende sul proprio corpo. E credo che stia tutto qui“.

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