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Alessio Bernabei si apre: “Ho avuto bisogno urgente di cure, ora sento il bisogno di raccontarmi”

Anthony Festa 18/10/2025

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A differenza di molti colleghi, Alessio Bernabei non ha mai avuto grossi problemi ad aprirsi con i fan e mostrare le proprie fragilità, ad esempio l’ha fatto quattro anni fa quando ha parlato di una sua specifica dipendenza: “Volevo raccontarvi di un problema di cui ho sofferto in questi ultimi anni. È un tema molto sottovalutato – ha precisato Alessio -, i media non ne parlano abbastanza. Non soffro di tossicodipendenza o di depressione come molti avranno pensato. Il mio problema è quello di essere stato un ‘co-dipendente’. Vuol dire essere dipendenti dagli amori malati e tossici“. Anche lo scorso gennaio il cantante di Noi Siamo Infinito si è sfogato sui social e ha parlato con molta onestà della mascolinità tossica che in parte ha condizionato la sua vita.

Poco dopo il post in cui ha affrontato il tema della mascolinità tossica, Alessio Bernabei è sparito per un po’ dai social e quando è tornato ha spiegato il motivo della sua assenza: “Mi sono disintossicato dai social per una questione di salute mentale, non stavo più bene. Devo dirvi che sono rinato grazie all’offline, mi sono ricordato come è annoiarsi e che suono ha il respiro. Sarebbe dovuto uscire un nuovo singolo con la band proprio ora, ma non è il momento giusto, è un pezzo molto personale e vorrei darmi tempo per assecondare il continuo cambiamento dentro di me. Non voglio più vivere la mia musica come marketing, come un numero, sto cercando di fare arte che possa lasciare qualcosa di reale in un mondo distopico. Nel mentre, sapete quanto mi piace essere camaleontico, mi sento un vulcano di idee e quindi sto scrivendo tanto per altri artisti“.

Alessio Bernabei torna a parlare ai suoi fan.

Da mesi non c’erano aggiornamenti sui profili social dei Follya e di Alessio Bernabei e oggi l’ex alunno di Amici ha rotto il silenzio, non per l’annuncio di un nuovo singolo o di un tour, ma per raccontare di un periodo buio in cui ha avuto bisogno di cure, per discutere di salute mentale e del suo nuovo percorso professionale, in cui tornerà a raccontarsi al singolare (senza però dire addio ai compagni della band).

“Qualche anno fa ho sentito il bisogno di sparire. Era tutto troppo. Era tutto troppo grande per come ero piccolo io. La mia testa stava andando in una direzione sbagliata, come la mia salute mentale che ha avuto bisogno urgente di cure. I Follya sono stati la mia terapia, il mio rifugio, la mia casa senza pensare a numeri e classifiche. Lo sono ancora e un giorno continueremo il nostro percorso. Ma adesso sento l’esigenza di raccontare quello che ho dentro in maniera personale. Tornare a raccontarmi come Alessio Bernabei. Ho fatto sempre il camaleonte, un po’ perché amo sperimentare, un po’ perché in fondo non sapevo bene chi fossi. È successo tutto troppo velocemente. E sono consapevole che mi hanno odiato per questo: mi sono odiato anch’io”.

 

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