Albano su Putin: “Ho cambiato idea! Che stia attento alla sua vita”

11 Mar 2022 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Albano contro Putin

Da sempre Albano Carrisi è amatissimo in Russia e vola spesso nel paese degli Zar per fare concerti. Il cantante di Cellino San Marco ha anche incontrato più volte Putin e negli anni ha parlato molto bene del dittator Presidente della Federazione Russa.

“Il primo incontro con lui è stato a Leningrado nel 1987. C’era ancora l’Urss – ha raccontato Albano anni fa al Corriere della Sera – Io e Romina fummo accolti dalla nomenklatura. A un certo punto mi presentarono anche questo signor Putin. Era nato lì, dirigeva il Kgb nella Ddr. Mi disse che era un nostro fan.

La seconda volta ci siamo rivisti nel 2005 al Cremlino. Era Capodanno, lui era ormai il grande Putin e al tavolo aveva la famiglia Eltsin. Mi ha invitato anche alla sua festa di compleanno a San Pietroburgo, nel 2009. Ha voluto che cantassi nello stesso salone del G8”.

Albano ha cambiato idea su Putin: “Inaccettabile quello che ha fatto”.

Proprio come il food blogger che girava con le t shirt stampate di Putin, anche Albano Carrisi ha cambiato idea sul leader russo. In un’intervista rilasciata a Rai Radio1 il cantante pugliese ha condannato la guerra di Vladimir.

“Non avrei mai immaginato un passo del genere da Putin, sono stato un suo grande ammiratore, ma non si può mettere in moto una macchina da guerra di quel genere contro i suoi fratelli. Come si fa a non cambiare idea su Putin dopo quello che ha fatto?

Agli occhi del mondo sta distruggendo la sua immagine. Non è accettabile vedere quello che sta succedendo in Ucraina, con attacchi anche agli ospedali, carri armati e bambini che muoiono. No, questo non è accettabile.

Un personaggio molto importante mi ha detto una sola parola in italiano: ‘è un macello’. Penso che prima o poi scaricheranno tutto sulle spalle di Putin. Dovrebbe stare attento alla sua vita, proprio da parte di coloro che fino a pochi mesi fa lo hanno idolatrato e servito.

A ottobre a Mosca e San Pietroburgo avevo dei concerti. Se me lo chiedessero ora direi di no, non si può cantare quando qualcuno viene ucciso”.

Vabbè, meglio tardi che mai.

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