Walter Nudo, il suo ultimo video fa scoppiare una polemica: “Che messaggio diamo?”

01 Mag 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Walter Nudo

Il cartellone pubblicitario che la maison di moda Valentino ha affisso all’aeroporto di Milano Linate ha mandato in error 404 Walter Nudo.

L’attore quando si è imbattuto nella pubblicità del noto marchio ha infatti notato modelli con orecchini e modelle longilinee con poco trucco e questo gli ha fatto esprimere le sue perplessità in merito.

“Voglio condividere con voi una cosa: sono a Linate e sto vedendo questa pubblicità qua di Valentino. In questa pubblicità non vedo nessuna mascolinità e nessuna femminilità. Se questo è il messaggio che diamo ai ragazzi che lo vedono, i ragazzi non hanno punti di riferimento, non hanno basi. Quindi se poi escono fuori di testa con questa confusione, è normale! Se poi hanno bisogno di andare da uno psicologo è normale, perché non li aiutiamo per niente. Cerchiamo di essere più chiari. Noi vaccinati – anzi, noi grandi – cerchiamo di avere più responsabilità e far capire cosa è maschile e cosa è femminile. Perché in una coppia questo è importante”.

Ecco il video:

Walter Nudo preoccupato per la salute mentale dei giovani d’oggi: “I ragazzi non hanno punti di riferimento, se poi hanno bisogno di andare dallo psicologo è normale”

Ovviamente mi unisco alla preoccupazione di Walter Nudo. Insomma, se i ragazzi crescono confusi e vanno fuori di testa facciamocele delle domande.


Qualcuno dica a Walter che fino ad oggi la società ha distinto nettamente ‘maschile’ e ‘femminile’ e non mi pare che le cose siano andate benissimo. Inoltre adesso nelle pubblicità c’è posto quasi per tutti, vediamo quotidianamente attori e modelli virili (basti pensare a certi spot D&G), donne molto femminili, persone di tutte le etnie, ragazzi con i tratti più delicati e che indossano ogni tipo di capo. Questo è davvero sbagliato? O si tratta solo di essere inclusivi e rappresentare la realtà senza nascondere più nulla?

Forse è più corretto insegnare ‘ai nostri giovani’ che possono indossare ciò che vogliono. Comprendo però che i cambiamenti possano spaventare. Negli anni ’90 e ’00 un testimonial depilato o con i capelli lunghi era tacciato di troppa femminilità e di promuovere un modello sbagliato per i ragazzi. Grazie al cielo di passi avanti ne abbiamo fatti.

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