Vergo è stato uno dei protagonisti dell’ultima edizione di X Factor e qualche giorno fa ha presenziato al Gay Pride di Milano in qualità di ospite. Una foto della sua esibizione è stata presa e pubblicata dal quotidiano Libero che ha scritto, nero su bianco, “Gender a scuola, con Zan uno così può finire in cattedra“, alludendo ovviamente al look eccentrico dell’artista: petto scoperto, pantaloni di tulle, trucco sugli occhi, gioiello al collo. Insomma, classica disinformazione in tema DDL Zan a cui siamo ormai abituati.
Vergo a questa copertina ha risposto prendendosela con la definizione di “uno così”.
“Io non sono solo un partecipante del Pride. Ho un’identità. Sono Giuseppe, un ragazzo che si impegna per i diritti di tutt*. Sono un artista Queer e sono fiero di essere #UnoCosì.
Sei #UnoCosì se riesci a comprendere che “il carnevale” può venire fuori più da parole che mancano di sensibilità che da quello che sei libero di indossare.
Sei #UnoCosì se riesci a comprendere che oltre pailettes, corone, trucco e parrucco, c’è un’anima, una persona che sta dicendo qualcosa.
Sei #UnoCosì se vedi la scuola non come la “fabbrica degli uomini” ma come uno dei primi luoghi protetti, liberi dai pregiudizi che dia gli strumenti a tutt* di essere se stess*.
Sei #UnoCosì se riesci a comprendere che ieri c’erano uomini, donne, transgender, non binari, disabili, padri e madri a manifestare per i diritti di tutt*.
Sei #UnoCosì se ti sconvolge più un 12enne picchiato perché andava al Pride che un Cristo Lgbt.
Sei #UnoCosì se hai ben chiaro e da tempo che la battaglia da combattere è quella per la vera uguaglianza di ogni cittadino, anche per chi finge di non capire.
Raghy vi ringrazio di cuore per il supporto
Applausi.
“uno così”. pic.twitter.com/v3vC3HzZXd
— Gaia Tortora (@gaiatortora) June 27, 2021