Varrese, perché ha fatto Luca Era Gay, parla Povia: “In che rapporti siamo”

02 Feb 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 3 minuti

Varrese e il video di Povia

Non soltanto Il Bello delle Donne, Carabinieri, Carramba che Fortuna e Amici Celebrities, nella sua carriera Massimiliano Varrese è stato anche protagonista di un video musicale molto discusso. Il gieffino nel 2009 ha recitato nel videolclip di Luca Era Guru Gay, brano sanremese di Povia (che conquistò il secondo posto dietro a La Forza Mia di Marco Carta).

Varrese e la partecipazione a Luca Era Gay, le parole di Povia.

In un’intervista rilasciata a Novella 2000 Povia (escluso da Sanremo 2024) ha spiegato di aver conosciuto Massimiliano 16 anni fa ed ha aggiunto che all’attore sarebbe piaciuta molto la canzone, per questo avrebbe deciso di girare il video musicale: “Non c’è stata una scelta. Ho conosciuto Massimiliano, gli è piaciuta la canzone in quel momento e ha deciso di entrare a far parte del videoclip da protagonista. Lui è un attore, è stato pagato e ha recitato la parte. Se sono rimasto in contatto con Varrese? No. Ognuno va per la sua strada. Massimiliano è venuto a fare il video nel 2008, prima che partecipassi a Sanremo nel 2009. Abbiamo fatto il videoclip ma è come se fosse stato ingaggiato. Poi lui credo fosse agli inizi. All’inizio fai un po’ tutto. Magari tornasse indietro non lo rifarebbe. Io non ho amici artisti perché da quella canzone lì sono diventato omofobo, razzista, no vax. Tutto io sono“.

Povia, le dichiarazioni del 2021: “Con il DDL Zan non mi avrebbero fatto cantare Luca Era gay a Sanremo”.

“Anche se vi dicono che non è vero, se ci fosse stata la ‘legge Zan’ la Rai non avrebbe mai ammesso questo brano. Altro che libertà o costituzione. Ricordate il casino che fecero nel 2009? Volevano bloccare il Festival, ci furono anche interrogazioni parlamentari. Da questo brano in poi mi hanno sempre ostracizzato e messo in cattiva luce per aver raccontato una storia d’amore possibile come tante. Ero ‘politicamente scorretto’. Luca era gay, 2º posto a Sanremo, premio Stampa/RadioTv, Premio Mogol, disco d’oro e platino. Più di 100 concerti. Non ho mai fatto tanta tv come in quell’anno, ero richiestissimo. Ora sto scrivendo un brano dal titolo “Non esiste omofobia“, secondo voi se passa la legge potrò cantarlo? O rischio la denuncia perché smonto questa finta propaganda? O perché dico che ‘è la violenza che va condannata’ senza distinzioni o differenze? Insomma il codice penale parla chiaro, l’articolo 61 tutela tutti. Se passa la legge i gay entrano nell’articolo 604Bis e diventano a tutti gli effetti una ‘razza’ fossi gay? Mi arrabbierei solo per questo”.

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