Squalifica chiesta per Varrese: un brutto gesto al centro della polemica

09 Dic 2023 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Squalifica per Massimiliano

La tregua tra Massimiliano Varrese e Beatrice Luzzi non è durata moltissimo e lui è nuovamente sul piede di guerra. I nuovi atteggiamenti dell’attore sono davvero sgradevoli, così tanto che moltissimi utenti stanno chiedendo la sua squalifica. In questi giorni Massimiliano ha detto che: “Beatrice ha il male in corpo”. “Ragazzi chiamiamo l’esorcista”. “Ragazzi è evidente che questo soggetto abbia problemi con la figura maschile”. “Fa passare il messaggio che io sono un uomo pericoloso quando io qui dentro ho fatto molto per lei”. “Fa cose disgustose. Usa le persone per scaricare la sua sofferenza e deve fare male al prossimo. Lei è cattiva dentro è la verità“.

I telespettatori chiedono la squalifica di Massimiliano.

Ma c’è un gesto che ha fatto infuriare il pubblico, che su Twitter continua a chiedere la squalifica del concorrente. Ieri sera Varrese ha paragonato Beatrice ad una mantide e dopo ha fatto un gesto che ha scatenato una polemica (qui per vederlo):”Sale sul groppone del maschio e gli vuole mangiare la testa. Spesso, certe volte questo non succede. Ma sa cosa succede se trova il maschio sbagliato? Il maschio si rigira e fa così…

L’intervento dell’ex compagna di Varrese.

Ancora una volta molti utenti hanno iniziato a taggare Valentina Melis, la ex di Massimiliano, come se avesse qualche responsabilità o dovesse commentare forzatamente quanto detto o fatto dal gieffino. L’attivista ha risposto a tutti in maniera perfetta.

“Trovo sia assurdo ribadire questo concetto nel 2023 ma visto che viviamo in una società fortemente patriarcale tocca farlo. Le donne non sono responsabili di quello che fanno o dicono gli uomini che sono o sono stati al loro fianco.

A noi donne viene chiesto sempre di pagare il conto per ciò che fanno gli uomini che frequentiamo o che abbiamo frequentato. Noi non siamo responsabili delle loro azioni. Loro lo sono. Uomini trattati come bambini che devono essere sgridati o supportati dalle loro donne (o ex).

Lo capite quanto sia assurdo? Queste sono palesi espressioni patriarcali. Quanta strada ancora c’è da fare!
Vi chiedo perfavore di non taggarmi più per queste cose. Grazie”

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