Se Mi Lasci Non Vale simile a Temptation Island? Parlano Rai e autori

15 Ott 2024 Anthony Festa • Tempo di lettura: 2 minuti

Se Mi Lasci Non Vale Rai

Lunedì 21 ottobre su Rai Uno partirà il nuovo programma Se Mi Lasci Non Vale e dopo il primo spot tv molti utenti sui social hanno paragonato il reality a Temptation Island. Oggi durante la conferenza stampa sono intervenuti il direttore dell’intrattenimento del prime time, Marcello Ciannamea, e anche l’autore Giovanni Anversa. Entrambi hanno spiegato come mai Se Mi Lasci Non Vale “non c’entra nulla” con il programma di Maria De Filippi.

Unica pecca? La scelta del lunedì come collocazione della trasmissione, visto che su Canale 5 va in onda un altro reality e il pubblico interessato allo show – in parte – potrebbe essere lo stesso.

Se Mi Lasci Non Vale: interviene la Rai.

“Non c’entra assolutamente nulla con Temptation Island. L’obiettivo è quello di fare un docu-reality, un esperimento sociale, un luogo dove raccontiamo un percorso di sei coppie in cui tutti devono rispecchiarsi. – ha dichiarato Ciannamea – Racconta storie di solitudini, di incomprensioni. Racconta storie che tutte noi possiamo incontrare nelle nostre storie di coppie. È un programma in cui non si vince nulla. È un racconto non pesante, è un programma nel quale le tensioni che si creano tra le coppie sono stemperate dalla dimensione ludica. Temptation Island parte da presupposti scritti”.

“Prima quando hai citato Temptation Island, noi abbiamo pensato questo programma pensando di non farlo così. – ha detto Anversa – Era il nostro punto di riferimento da evitare. Dal punto di vista del linguaggio televisivo ripropone abitudini televisive. Questo è un vero test sullo stato emotivo della coppia. Abbiamo scelto coppie che rappresentassero in maniera eterogenea l’Italia da nord a sud. È un programma tensivo. Si sono create dinamiche tra le coppie e dentro le coppie. Io che ho fatto per tanti anni tv sociale credo che sia un programma che aiuta l’essere terapeutico, la possibilità di confrontarsi con persone che sono in uno stato alterato e che sono chiamati a sostenere delle prove. È un programma perfettamente in linea con il servizio pubblico. La tv pubblica deve sapere interpretare i linguaggi raccontando il paese, raccontando i legami, le relazioni. Temptation Island si posiziona su un genere editoriale molto diverso”.

Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!