Sanremo 2024, Amadeus: “Sarà il mio ultimo Festival, sto scegliendo i big in gara”

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L’estate è appena iniziata eppure si parla già del prossimo Festival di Sanremo 2024.



Dopo settimane di speculazioni e rumors, questa volta a rompere il silenzio è stato proprio Amadeus fra le pagine del Fatto Quotidiano. “Confermo: sarò il conduttore e il direttore artistico di Sanremo 2024“.

“Lo dico ufficialmente: questo è il mio ultimo Festival. Cinque di seguito sono tanti. Aver eguagliato Pippo Baudo e Mike Bongiorno è un onore. Se tra qualche anno mi venisse richiesto potrei tornare, in futuro sì ma adesso mi devo fermare. Pure Morandi lo ha condotto con me a 78 anni”.



Amadeus ha poi svelato che le richieste di partecipazione dei big – dopo la sua prima edizione – sono aumentate.

“Sono sincero, al primo non c’era la fila. I cantanti meno noti venivano sempre associati ad altri più noti. Ad esempio, Diodato. Lo chiamai: ‘Sei in gara’, lui ripeteva: ‘Con chi devo cantare?’. Aveva presentato il brano da solo e volevo che lo cantasse da solo. È un grande talento. Il vero cambio c’è stato con la pandemia e i Maneskin. […]  A Diodato, per esempio, ho consigliato di aprire le braccia durante il suo Fai Rumore, un abbraccio al pubblico mentre la sua canzone esplode. Sono delle minuzie ma sento che è importante”.



E Diodato alla fine con quel Fai Rumore ha trionfato.

Sanremo 2024, la scelta dei brani è “metodo Pippo Baudo”

“Ascolto tutti i brani, dal primo all’ultimo, centinaia di volte, giorno e notte. Senza presunzione: qualsiasi scelta musicale è esclusivamente mia e non permetto a nessuno di influenzarmi. Mi avvalgo di due collaboratori molto bravi: l’autore Massimo Martelli e Lavinia Iannarilli, una figura storica del Festival. Mi aiutano sul fronte organizzativo ma non sanno chi sceglierò. Non ho un ufficio, vado io dai discografici, dalle major e incontro gli indipendenti.

Metodo Pippo Baudo? Sicuramente e ancora oggi ringrazio Pippo. L’ho incontrato due volte in un ristorante a Roma. ‘Vieni qua, siediti’ (ne imita la voce, ndr). Mi disse: ‘Devi conoscere le canzoni a memoria e devi sceglierle tu, nessun altro. Se ti assumi la responsabilità di tutto, anche del colore delle transenne, conosci la macchina perfettamente e saprai rispondere a ogni domanda. Se deleghi, gli altri potrebbero sbagliare ma la colpa sarà sempre tua’”.

NON VEDO L’ORA SIA FEBBRAIO.