Rossano Rubicondi, il calvario che lo ha portato alla morte: parla l’amico

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In questi giorni si sono tenuti i funerali di Rossano Rubicondi e oggi il suo amico Roberto Manfè è stato in collegamento con Mara Venier a Domenica In.



“Rossano Rubicondi era malato. La malattia? Tutto è cominciato con un melanoma” – si legge su GossipeTv – “Non voleva inizialmente farlo vedere, io lo ho convinto che la situazione doveva essere monitorata. Non aveva rinnovato la sua situazione medica e qui i costi sono altissimi”.

L’amico di Rossano Rubicondi ha poi continuato:



“Tornò a Milano e tolse il melanoma. Il chirurgo però gli disse che non era una cosa da nulla, era un tumore al terzo stadio. Poi andò a Santo Domingo a Punta Cala, per riposarsi. Era molto stressato. Là fece un altro esame e gli confermarono il cancro che era al terzo stadio. Era molto provato. Ma disse di volerlo combattere: cominciò a fare le cure in uno degli ospedali più importanti di New York. Il tumore però avanzò e andò in metastasi, attaccando anche il fegato. Non c’era punto di ritorno. Tutto ciò è andato avanti per circa un anno”.

E ancora:



“Martedì ha avuto un principio di infarto, è andato all’ospedale e si è fatto dimettere. Il giorno dopo era pimpante. Giovedì gli mando un messaggio e non mi risponde. […] Il mattino dopo vedo che non mi aveva risposto, strano. Vado a casa sua. L’ho trovato lì e non c’era più nulla da fare. Sono cose che non si dimenticano”.

Rossano Rubicondi, Roberto Alessi: “Voleva vivere, faceva le chemio”

A parlare anche il direttore di Novella 2000.

“Si dice che aveva deciso di smettere di combattere, non è così. Rossano voleva vivere” – ha fatto sapere a Fanpage.it – “Faceva chemioterapia, la chiamava “la bomba”, ne faceva una ogni due tre settimane e lo raccontava sempre in modo molto scanzonato, con lo spirito che lo ha sempre contraddistinto. Non ha mai voluto andarsene da questa vita”.