Romeo e Giulietta: perché gli attori hanno denunciato 50 anni dopo e le parole del figlio del regista

08 Gen 2023 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Romeo e Giulietta

Ieri è esploso il caso Romeo e Giulietta e oggi Pippo Zeffirelli, figlio del compianto Franco Zeffirelli, ha rilasciato una nota a riguardo.

Come già sappiamo, gli attori Whiting e Hussey – che nel 1968 hanno interpretato rispettivamente Romeo e Giulietta nell’omonimo film – hanno denunciato la Paramount chiedendogli 500 milioni di dollari di danni.

“È imbarazzante sentire che oggi, a 55 anni di distanza dalle riprese – ha scritto Pippo Zeffirelli – due anziani attori che debbono la loro notorietà essenzialmente a questo film si sveglino per dichiarare di avere subito un sopruso che ha provocato loro anni di ansia e disagio emotivo. A me risulta che in tutti questi anni abbiano sempre mantenuto un rapporto di profonda gratitudine e amicizia nei confronti di Zeffirelli, rilasciando centinaia di interviste nel ricordo felice di questa loro fortunatissima esperienza, coronata da un successo mondiale”.

Il figlio di Franco Zeffirelli ha poi aggiunto:

“In seguito, Olivia Hussey ha lavorato ancora con Zeffirelli, interpretando mirabilmente Maria nel ‘Gesù di Nazareth’; e Leonard Whiting è perfino venuto a Firenze per le esequie del Maestro, e ha portato la sua testimonianza al Memorial tenuto a Londra nel febbraio 2020”.

Romeo e Giulietta, perché la denuncia è arrivata ora

“La denuncia è stata depositata venerdì 30 dicembre scorso” – ha scritto Luce – “Perché proprio adesso? Perché il giorno dopo, in California, sarebbe scaduto il termine entro il quale denunciare abusi sessuali subiti durante la minore età. Nel 2020 era venuta alla luce nel Golden State una grave vicenda di abusi su bambini. Il governo californiano ordinò un lasso di tempo di tre anni entro il quale presentare querele al riguardo. Dal primo gennaio 2023, nessuno di età superiore ai quarant’anni avrebbe potuto presentare una querela per abusi sessuali subiti nell’infanzia. In questo periodo, sono state presentate 28mila denunce su casi di abusi sessuali nell’infanzia”.

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